A Biassono con Legambiente per raccontare «l’insostenibilità di Pedemontana»

L’appuntamento con Legambiente è per domenica 4 luglio a Villa Monguzzi, a Biassono: c’è “Ambiente in festa”, un’occasione per raccontare «l’insostenibilità di Pedemontana».
Protesta no Pedemontana in Brianza
Protesta no Pedemontana in Brianza Michele Boni

Continua la protesta di Legambiente contro la realizzazione di Pedemontana. Dopo le manifestazioni dello scorso 23 maggio, che si sono svolte in diversi presidi lungo il tracciato, il circolo Legambiente di Biassono propone “Ambiente in festa”, un’occasione di incontro, confronto e informazione per raccontare «l’insostenibilità di Pedemontana, e raccogliere invece le nostre esigenze per una nuova viabilità alternativa a questi vecchi modelli di pianificazione territoriale», spiegano i promotori.

L’appuntamento è per domenica 4 luglio, a partire dalle 18, a Villa Monguzzi, a Biassono.

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«La transizione ecologica ma anche quella digitale non può essere la mera conferma di progetti superati, anacronistici e che divorano il territorio e l’ambiente – continuano dal circolo biassonese di Legambiente – Deve essere l’occasione storica per ripensare il modello organizzativo del nostro territorio, del suo ambiente naturale così come di quello urbanizzato. Serve cambiare impostazione, serve un momento serio e di confronto per ricercare e definire soluzioni moderne più efficienti in termini di sostenibilità sia ambientale che economica, nonché più efficaci nella capacità di risolvere vecchi problemi rinnovati dalla pandemia da Covid-19 che ha già profondamente trasformato le esigenze di mobilità fisica delle persone e aumentato al contempo quella delle merci».

Le proteste contro il progetto per la realizzazione di Pedemontana continueranno poi a settembre, con un nuovo momento di mobilitazione.

«E questa volta manifesteremo la nostra contrarietà, non sul tracciato dell’autostrada, bensì davanti ai palazzi di chi, governando la Regione, continua a volere ostinatamente il completamento di questa infrastruttura», assicurano dalla sede biassonese di Legambiente.