Nuovo slittamento dei lavori della Monza-Rho: rinviata l’apertura del tratto Tangenziale Nord e Bollate

Ora si parla del secondo trimestre dell’anno, di conseguenza i termini dovrebbero essere quelli della primavera prossima. La decisione per consentire l’esecuzione di alcuni lavori aggiuntivi relativi al viadotto che scavalca la Milano-Meda
Paderno, Rho-Monza: il ponte in costruzione sulla Milano-Meda
Paderno, Rho-Monza: il ponte in costruzione sulla Milano-Meda Pier Mastantuono

I lavori della Rho-Monza subiranno un nuovo slittamento in avanti. In concomitanza con le festività, Milano Serravalle ha annunciato il rinvio dell’apertura al traffico del primo lotto compreso tra il raccordo con la Tangenziale Nord ed il territorio di Bollate. Una comunicazione obbligata questa, visto che in base alle ultime indicazioni del cronoprogramma, il limite era stato posto in questo gennaio 2022. Ora si parla del secondo trimestre dell’anno, di conseguenza i termini dovrebbero essere quelli della primavera prossima. Serravalle ha pure fornito nel dettaglio le motivazioni di questo ulteriore ritardo. La decisione è stata assunta di comune accordo con i progettisti e i collaudatori dell’opera per consentire l’esecuzione di alcuni lavori aggiuntivi sull’impalcato del viadotto che scavalca la Milano-Meda. In fase di collaudo infatti, l’impalcato ha manifestato un comportamento difforme dalle previsioni teoriche. A seguito della constatazione di queste anomalie registrate, il collaudo che comunque costituisce la fase finale prima della conclusione del primo lotto, ha indicato che è necessario rimettere mano al alcune delle strutture predisposte sul sovrappasso sulla superstrada.

E qui subentra anche anche il discorso delle materie prime, che qualsiasi cantiere si trova a dovere affrontare in questa fase: i tempi necessari alle attività di intervento sono condizionati anche dalla difficoltà di reperimento dei profilati metallici necessari, a causa della scarsa disponibilità, a livello mondiale, di alcune materie prime. Tra le quali, si fa specifico riferimento all’acciaio. Serravalle sottolinea come i soggetti interessati siano attivati per velocizzare al massimo la soluzione, per la quale si ipotizza che saranno comunque necessari non meno di tre mesi.