Seregno, il comitato di Santa Valeria sistema e inaugura una panchina rossa nel parco Wojtyla

Il momento è stato ospitato all'interno della terza edizione della camminata nel verde, promossa con successo per far conoscere le aree inedificate nel quartiere
Gli interventi istituzionali, dopo la scopertura della panchina rossa

Un momento di grande significato dal punto di vista sociale ha caratterizzato domenica 6 ottobre a Seregno la terza edizione della camminata nel verde, promossa dal comitato di quartiere di Santa Valeria, con la finalità di consentire alla popolazione di attraversare e meglio conoscere le aree verdi che ancora caratterizzano il territorio, nella zona settentrionale. L’iniziativa, partecipata da un numeroso gruppo di persone, ha infatti previsto una tappa all’interno del parco urbano che, tra le vie Stoppani, San Vitale, Lucca ed Orcelletto, ricorda San Giovanni Paolo II, il Papa amico della città, che da lì salutò per l’ultima volta il contesto locale, in occasione della sua storica visita del 21 maggio 1983, l’unica in veste di Pontefice, dopo le precedenti da vescovo ausiliare o arcivescovo di Cracovia. La sosta è servita per inaugurare una panchina rossa, ristrutturata e rimessa a nuovo grazie a Giuseppe Camnasio, componente del direttivo del comitato di quartiere di Santa Valeria, presieduto invece da Veronica Fumagalli.

Santa Valeria: il dramma del femminicidio fotografato da Rita Fontana

«Per la terza camminata nel verde -ha spiegato Rita Fontana, altra consigliera del comitato, prima della scopertura della panchina-, abbiamo deciso di inaugurare la panchina rossa nel parco, metafora del sangue versato dalle vittime di femminicidio. Nel 2024, fino all’inizio di settembre, in Italia sono state uccise sessantacinque donne, ritenute proprietà di compagno o padre. La mentalità patriarcale è ancora presente nella società. Non basta l’8 marzo per fare memoria, ogni giorno ci deve attraversare una riflessione». Da questo punto di vista, la chiosa di Fontana è stata esplicita: «Vi invitiamo a sedervi su questa panchina, per riflettere e porre la vostra attenzione sul tema». Un doppio applauso ha quindi premiato l’impegno di Camnasio ed a più ampio raggio l’universo femminile.

Santa Valeria: l’intervento del vicesindaco William Viganò

«Il progetto delle panchine rosse -si è accodato William Viganò, vicesindaco, che ha percorso i sei chilometri nel verde insieme al collega di giunta Paolo Cazzaniga, assessore ai Quartieri- è nato a Torino nel 2014. Sull’argomento, che è una piaga della nazione, serve una testimonianza. Il Comune fa qualcosa per le donne. La polizia locale ha personale specializzato per ricevere le denunce in codice rosso. L’input alle donne è a parlare: il silenzio fa male». Viganò ha infine scoperto la panchina insieme a Cazzaniga ed a Laura Valtorta, che da poco siede in consiglio comunale, in rappresentanza di Fratelli d’Italia.

Santa Valeria: l’attenzione del comitato per il parco Wojtyla

Il comitato di quartiere di Santa Valeria ha così riconfermato un’attenzione particolare per gli spazi del parco San Giovanni Paolo II, dove pochi mesi fa aveva ricollocato la targa di intitolazione dell’area verde, a sua volta ristrutturata, dopo l’ammaloramento prodotto in precedenza dall’esposizione alle intemperie.

Santa Valeria: anche la cascina Numer 2 di via Orcelletto tra le tappe

La camminata, giunta come detto alla sua terza edizione, ha avuto come suo punto di partenza la piazza Gandini, di fronte alla biblioteca Pozzoli, e dopo il transito in via Cairoli ed in viale Santuario ha raggiunto l’ampio polmone verde della Porada, al confine con Cabiate e Perticato. Terminata la sosta nel parco dedicato a Karol Wojtyla, il serpentone di presenti si è indirizzato alla cascina Numer 2 di via Orcelletto per un aperitivo, prima di un pranzo all’oratorio di Santa Valeria in via Wagner.