L’editoriale del direttore Marco Pirola: “Lissone, Carneade se una risata lo seppellirà”

L’editoriale del direttore responsabile del Cittadino, Marco Pirola sull'edizione Brianza Sud.
Editoriale giornalismo - Image by freepik
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Camarda, chi era costui? Potremmo dire parafrasando Don Abbondio che se ne intendeva di sconosciuti. Anche se del filosofo greco, citato nei Promessi sposi, il nostro Giovanni Camarda da Lissone, ha ben poco da spartire. Anzi, sono sicuro che nemmeno sa chi fosse il buon Alessandro Manzoni.

Non è colpa sua, certamente. I bene informati e le malelingue, di cui Lissone abbonda in abbondanza, mi dicono che tal Camarda faccia anche l’amministratore pubblico. Confessiamo Non ce ne eravamo accorti. Pensavo fosse un discreto allenatore di una squadra giovanile di basket locale. O il parente dell’ex vicesindaco, sacrificato di recente da suoi. Invece mi confermano siano la stessa persona.

Forse nel descrivere quello che ci è capitato è più appropriato scomodare uno slogan famoso nel Sessantotto: quello richiamato nel titolo.
Dopo aver letto la nostra rubrica satirica “Chi sale e chi scende” il buon Camarda politico e il discreto allenatore, sono esplosi in una serie di contumelie e minacce scritte e verbali (documentabili) contro il sottoscritto. Non capiamo il perché. Capirai però la paura, dopo 38 anni di mestiere e avendo avuto a che fare con squali veri e non sconosciuti allenatori di basket. Nel suo deliro di onnipotenza notturno, dopo averci scritto insulti in privato, non contento, ha lanciato pesanti accuse senza fare nomi sui social network. Ecco quello che chiediamo da queste modeste colonne all’augusto ex vicesindaco degradato: perché non li fai i nomi? Del resto, mi dicono che gli “attributi” non gli mancano…