Scuola: caccia ai docenti mancanti a Monza e Brianza, molte cattedre ancora scoperte

Sono ancora tante le cattedre scoperte nelle scuole della Brianza: la situazione, il sistema degli interpelli.
Classe lavagna banchi scuola
Banchi scolastici

La campanella è suonata da due settimane ma non tutti hanno risposto. Sono ancora tante le cattedre scoperte nelle scuole della Brianza, nonostante il grosso e riconosciuto impegno dell’ufficio scolastico territoriale e l’apparente stabilità nei primi giorni di nomine ora la situazione è cambiata.

In tante scuole del primo ciclo (dall’infanzia alle medie) c’è una costante e continua ricerca di insegnanti di sostegno ma anche su posti comuni (insegnanti di italiano, matematica, inglese, motoria, ad esempio) mentre per le scuole superiori è iniziato il “balletto” dei docenti d’indirizzo, come informatici, meccanici, ma anche professori di matematica.

Scuola: caccia ai docenti mancanti a Monza e Brianza, il sistema degli interpelli

«La mia scuola è fortunata, siamo partiti molto bene con tutti i docenti in cattedra ma, non per tutti è così – commenta Paola Nobili, dirigente del liceo artistico Modigliani di Giussano e referente per l’ambito 28 e ne sono ben consapevole vista la mia reggenza al comprensivo Romagnosi di Carate Brianza. Mancavano insegnanti di sostegno alla primaria quindi, come tutti, abbiamo pubblicato un interpello per nove posti scoperti e ho ricevuto oltre 300 risposte. Tutte da controllare velocemente perché i tempi sono strettissimi. Come me molti altri colleghi sono in questa stessa situazione, quindi nonostante il gran lavoro dell’ufficio scolastico i problemi restano, anche perché spesso le graduatorie, per alcune classi di concorso sono esaurite e i posti restano vacanti, penso ad esempio alla cattedra di matematica nelle superiori».

Un sistema che, a monte, ha delle criticità e che quest’anno con la novità degli interpelli al posto delle mad (messe a disposizione) sta mettendo a dura prova le segreterie delle scuole, oltre agli stessi dirigenti.

«Al momento abbiamo dei posti dati in supplenza che però sono “accantonati” per gli aventi diritto che sono in attesa – continua Antonio Prizio, dirigente del comprensivo Raiberti – perché hanno superato il concorso ma non sono ancora in graduatoria. Questo comporta delle modifiche in corsa perché, appena gli aventi diritto saranno nominati i supplenti dovranno lasciare e questo certo non aiuta la continuità didattica».

Scuola: caccia ai docenti mancanti a Monza e Brianza, i motivi e le cattedre più difficili

Tante situazioni diverse in ogni plesso cittadino, da chi aveva l’insegnante nominato che però non ha accettato l’incarico a chi ha accettato ma, per motivi differenti, non ha preso servizio. Chi però ne paga le conseguenze sono gli alunni, oltre alle segreterie e ai dirigenti impegnati nella “rincorsa” di supplenti.
«I pochi posti che ancora erano liberi li stiamo affidando in questi giorni con gli interpelli – conclude Anna Cavenaghi, dirigente del comprensivo di via Correggio – Si tratta di posti che non erano coperti dalle graduatorie perché esaurite e per questo scoperti».

Le cattedre maggiormente richieste sono, per lo più, quelle destinate a docenti che si devono prendere cura degli alunni più fragili, soprattutto nella scuola primaria, mentre per le scuole superiori le difficoltà sono legate a singole materie, matematica e fisica ad esempio, da sempre molto richieste perché la graduatoria è esaurita da tempo.