Monza, addio al tenore Renato Cazzaniga: debuttò alla Scala nel 1968

Una lunga carriera attraverso i più importanti palchi d'opera d'Italia e del mondo: aveva 81 anni. I funerali martedì 24 settembre alle Grazie Vecchie.
Renato Cazzaniga
Renato Cazzaniga Fabrizio Radaelli

Monza perde il suo Maestro. È scomparso all’età di 81 anni il tenore Renato Cazzaniga, una lunga carriera iniziata con il debutto alla Scala nel dicembre del 1968 per sostituire Luciano Pavarotti. «Si metteva in scena la Manon di Massenet – amava ricordare – all’ultimo momento arrivò in teatro la notizia che l’aereo non riusciva ad atterrare. Così mi ritrovai al trucco e subito dopo in scena. Il vero debutto risaliva al 7 settembre del 1967 con Madama Butterfly al teatro Nuovo».

La musica era nelle sue vene, nato a Lecco “per sbaglio” nel 1943, era figlio di Ilda Brunazzi, celebre soprano che è stata anche la sua prima insegnante. Legatissimo a Monza è qui che si forma tra il 1963 e il 1965 alle classi di canto al liceo musicale Appiani. Ma la carriera prende il via nel 1967 con la vittoria al concorso nazionale As.Li.Co con Madama Butterfly con cui si esibisce a Dallas. L’anno successivo vince il concorso internazionale per voci verdiane di Busseto.

Monza, addio al tenore Renato Cazzaniga: la carriera sui palchi del mondo

Un vasto repertorio, il suo, che comprendeva opere di Verdi, Puccini, Bellini, Rossini, Donizetti, Giordano, Cilea, Gounod, Massenet e Offenbach. Ha calcato le scene dei più famosi teatri del mondo oltre alla Scala di Milano, La Fenice di Venezia, l’Arena di Verona, il Comunale di Firenze, il Massimo di Palermo, il Bolshoi di Mosca, i teatri d’opera di Parigi, Bilbao, Dallas, Montecarlo, Seoul, Tokyo, sotto la guida dei più grandi direttori d’orchestra tra cui Abbado, Muti, Patané, Gavazzeni, Pretre, Chung, Maazel.

Con il Teatro alla Scala ha partecipato a tournées in Giappone, Corea, l’allora Unione sovietica , Canada e Germania. Per la bellezza del suo timbro vocale la critica lo ha paragonato a Beniamino Gigli, ma il complimento che ricordava con più affetto era quello della zia, la pittrice monzese Pina Sacconaghi: «La tua voce è una tavolozza di colori».

Viveva a Renate, in una bella villa di delizia che apriva nelle sere d’estate per concerti in giardino. A Renate era stato anche vent’anni fa assessore agli eventi, spettacoli e sport e aveva portato per la prima volta l’opera. Quando ripensava alla sua lunga carriera la paragonava al mare che tanto amava: «Quando penso alla mia carriera –raccontava– la immagino come un’avventura iniziata a vele spiegate. Ho percorso tante miglia e traversato tanti mari, spero di arrivare al traguardo senza essere disalberato e approdare in un porto tranquillo».

Monza, addio al tenore Renato Cazzaniga: i funerali alle Grazie

Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti la Croce d’oro dal comune di Renate e il premio Rosa Camuna in Regione Lombardia nel 2018. Sulla sua pagina facebook tanti i messaggi di affetto: «Sono commosso per questa ondata di affetto nei confronti del mio papà -scrive il figlio Giacomo- a nome mio, di mio fratello Carlo e di mia mamma Maria Teresa vi ringraziamo di cuore». I funerali si svolgono, martedì 24 settembre, alle 14.30 presso il Santuario delle Grazie Vecchie, la camera ardente è stata allestita nella sala del commiato all’hospice di via Montecassino.