Seregno, la comunità pastorale celebra il decennale: monsignor Delpini invita a essere popolo e alla testimonianza

L'arcivescovo di Milano, nel giorno del settantaquattresimo compleanno del prevosto monsignor Molinari, ha presieduto una santa Messa in piazza Concordia, molto partecipata
Monsignor Mario Delpini, con i confratelli sacerdoti che hanno concelebrato con lui

Una piazza Concordia gremita all’inverosimile, al di là delle più rosee previsioni della vigilia, è stata la cornice domenica 22 settembre a Seregno della santa Messa presieduta da monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, per celebrare il decennale di attività della comunità pastorale locale, intitolata a San Giovanni Paolo II, nata dall’unione tra le due precedenti comunità pastorali, quelle di San Luca e di Maria Madre della Chiesa, e battezzata nel settembre del 2014 dal cardinale Angelo Scola, predecessore dello stesso Delpini.

Seregno, Delpini chiede di superare la stanchezza della quotidianità

L’arcivescovo durante l’omelia

In un clima di grande attenzione, l’arcivescovo di Milano nell’omelia ha sottolineato che «c’è tanta stanchezza, diffusa dappertutto. Per il lavoro sempre incalzante, per le preoccupazioni quotidiane, per la vita in casa, anche nei rapporti più desiderabili. L’impressione è di essere di fronte ad un fallimento educativo, impressione dei genitori ed anche dei preti. La frenesia della vita rende stanchi perfino i bambini. Che vita è questa? Stanchi e stressati in modo angosciante». Il successore di Sant’Ambrogio ha quindi provato a rispondere al suo stesso interrogativo: «Riceviamo notizie di guerra e di violenze in strada, ci sono disagio, degrado e squallore nella nostra società. La stanchezza e l’esasperazione sono un’aria diffusa, che ci avvelena la vita. Ma qui si affacciano gli angeli. Quanti angeli vengono in questa città, si accostano a chi è stanco, lo svegliano, gli toccano la spalla? Quanti angeli con il volto di uomo avete incontrato? Quanti angeli si aggirano per Seregno? Cosa ci dicono?». Tre sono i concetti che Delpini ha infine veicolato: «Gli angeli ci dicono parole utili per il futuro. Ci chiedono di mangiare il pane vivo disceso dal cielo, che è Gesù. Il pane vivo dà la vita. C’è poi un cammino da compiere. L’incontro con Gesù non rende il cammino meno aspro. Ma la strada ha uno scopo e, quando lo scopo è desiderabile, camminare nel deserto pesa meno. Siamo un popolo in cammino. I cristiani della città sono convocati: basta campanilismi, basta nostalgie di un passato irrecuperabile. L’angelo si accosta ad Elia e gli dice di mangiare, perché il cammino è lungo. A noi viene detto di alzarci, mangiare e camminare. La città ha bisogno di vedere che i cristiani conoscono la gioia, ha bisogno di discepoli che umilmente danno una testimonianza».

Seregno, applausi per il suo compleanno a monsignor Molinari

Monsignor Mario Delpini appone la sua firma sul nuovo messale

Prima del termine della celebrazione, il prevosto monsignor Bruno Molinari, che proprio domenica 22 settembre ha festeggiato i suoi 74 anni, un traguardo che la piazza ha evidenziato con un applauso carico di affetto (e sul quale Delpini ha scherzato, parlando di quarantaduesimo compleanno), ha sottolineato che «è bello ricordare il seminario, gli educatori ed i giovani in cammino», aggiungendo poi che «a ciascuna delle nostre sei parrocchie sarà consegnata una lampada a forma di barca, affinché prendano il largo». Delpini ha infine firmato il nuovo messale, che sarà utilizzato dall’avvento.

Seregno, le immagini del pomeriggio