Monza: il Pd contro la sua giunta che dà spazio all’associazione Bran.co.

Polemiche a Monza per la partecipazione di Bran.co. onlus a un evento con realtà del volontariato e sociale: insorge il Pd contro la sua giunta.
Bran.Co. Monza
Bran.Co. Monza

La sinistra vorrebbe impedire all’associazione Bran.co onlus di partecipare a “Entra in gioco, la manifestazione organizzata sabato 28 settembre nel Parco dal Comune con la collaborazione di 35 realtà del volontariato, scuole e centri civici per promuovere l’inclusione di bambini e adulti con disabilità attraverso laboratori e attività sportive.

Monza: il Pd contro la sua giunta che dà spazio all’associazione Bran.co., la presa di posizione

La levata di scudi non è una novità: da anni alcune formazioni, tra cui la civica Labmonza, tuonano contro l’adesione di Bran.co puntando il dito contro la sua vicinanza al gruppo di destra Lealtà e Azione. La novità, che sembra imbarazzare non poco più di un amministratore comunale, è un’altra: al coro di chi chiede di estrometterla si è aggiunto il Pd, azionista di maggioranza della coalizione che guida la città e della giunta che, ricordiamo, organizza “Entra in gioco”.
L’assessore democratico al welfare Egidio Riva non commenta le prese di posizione degli alleati ma fa notare che dal 2018 Bran.co è presente alla giornata dedicata all’inclusione.

I responsabili dell’associazione, precisano in Comune, come tutti i partecipanti alle iniziative varate da piazza Trento e Trieste sottoscrivono l’impegno a rispettare i valori della Costituzione italiana.
La firma, accusano i portavoce di LabMonza, non è sufficiente in quanto il 25 Aprile non vedono sfilare gli «adepti» del gruppo per festeggiare la Liberazione dal nazifascismo ma li vedono «al campo X del cimitero Maggiore di Milano per celebrare i caduti della Repubblica di Salò».
«Vediamo i loro post omotransfobici rilanciati da FederAzioneV – aggiungono – vediamo le campagne solidali» a favore solo di persone italiane e cristiane. «Li aspettiamo – proseguono – il 25 aprile nella piazza giusta, quella delle forze democratiche, repubblicane e antifasciste».

Lanciano, quindi, una bordata all’amministrazione che dovrebbe «far propria la mozione antifascista, approvata dal consiglio comunale il 6 novembre 2023 e che dovrebbe mettere in campo tutti gli strumenti utili per garantire che le associazioni con cui collabora operino saldamente nel perimetro della Costituzione». Sono ancora più espliciti gli esponenti del Pd che in comunicato, pubblicato anche sul sito del partito, ritengono la partecipazione di Bran.co a “Entra in gioco” «inspiegabile» in quanto «contraddice l’obiettivo e lo spirito inclusivo della manifestazione» dato che i suoi componenti si richiamerebbero «organizzazioni neofasciste». Per questo, concludono, i suoi attivisti «non devono avere dimora nella nostra città né inficiare il valore democratico e antifascista delle nostre istituzioni».

Nei prossimi giorni si dovrebbe capire quale linea prevarrà nella sinistra monzese: se quella intransingente di una parte della militanza o quella, verrebbe da dire visto il tema dell’evento, inclusiva dell’amministrazione.

Monza: il Pd contro la sua giunta che dà spazio all’associazione Bran.co., la replica della Onlus

«Ci siamo sempre stati – ricorda il responsabile di Bran.co, Luciano Piazza, che a ogni edizione di Entra in gioco si trova di fronte il muro di chi vorrebbe impedire al gruppo di partecipare – con il nostro banchetto accanto a quello delle altre associazioni a proporre attività per i ragazzi con disabilità. La presa di posizione degli esponenti del Pd mi sembra un atto dovuto: mi dicano cosa facciamo di tanto pericoloso».
«La nostra associazione – precisa – non svolge attività politica e non va mischiata con Lealtà e Azione. Che a qualcuno piaccia o no siamo liberi cittadini che abitano e lavorano a Monza, operiamo nel perimetro della Costituzione e non sarà certo un comunicato a fermarci». Bran.co, aggiunge Piazza, ha all’attivo una lunga serie di iniziative di solidarietà tra cui il torneo di calcio “Amabilmente”, a cui partecipano squadre di ragazzi con disabilità, che ha permesso di raccogliere fondi per attrezzare un campo da calcio a Betlemme su cui giocano bambini cristiani e musulmani.
«Dov’era il Pd durante il lockdown? – incalza il responsabile di Bran.co – noi eravamo con gli Alpini, la Protezione civile, i tifosi della curva Pieri e alcuni ristoratori a cucinare e distribuire i pasti a medici e infermieri degli ospedali di Monza, Desio, Vimercate e del San Raffaele e agli operatori della Croce Rossa».