F1, Gp d’Italia: a Monza i tifosi da tutto il mondo nella babele di viale Mirabello

Arrivano da tutto il mondo e tifano (quasi) tutti per la Ferrari: i tifosi nella babele di viale Mirabello nel parco di Monza per il Gp d'Italia.
F1 Gp Italia Monza tifosi Albane dalla Francia per Leclec - foto Fenaroli
F1 Gp Italia Monza tifosi Albane dalla Francia per Leclec – foto Fenaroli

Ad Armando e Jorge sembra quasi «di essere a casa»: in Italia si respira «un’atmosfera familiare» che ricorda molto quella di Mexico City, la loro città di origine. In Europa per un periodo di studio in qualità di exchange students, i due universitari tifano Ferrari: domenica, un paio d’ore prima della gara, percorrono viale Mirabello diretti all’ingresso dell’autodromo.

F1 Gp Italia tifosi al Mirabello - foto Fenaroli
F1 Gp Italia tifosi al Mirabello – foto Fenaroli

F1, Gp d’Italia: a Monza i tifosi da tutto il mondo, dal Messico e dal Cile

Messicani – come sottolinea il sombrero che indossano – anche Juan, Norberto e Franco: sono arrivati mercoledì da Guadalajara, capoluogo dello stato di Jalisco, per «fare i turisti»: prima di far tappa a Monza per tifare la Red Bull hanno visitato Milano. Per la prima volta in città anche la francese Albane, sostenitrice appassionata di Charles Leclerc come ha scritto nel cartello che spera possa essere inquadrato dalle telecamere.
Rosso Ferrari anche nel cuore di Francisca e Sophia: prima volta in città e all’autodromo anche per le poco più che ventenni studentesse universitarie di economia originarie di Santiago del Cile.

F1, Gp d’Italia: a Monza i tifosi da tutto il mondo, peruviani da Milano

Peruviani di origine, ma milanesi d’azione ormai da tanti anni, Emiliano e Paul non erano mai stati a Monza nel weekend del Gran Premio: «Ci sentiamo italiani, siamo venuti a tifare la Ferrari».

F1, Gp d’Italia: a Monza i tifosi da tutto il mondom (quasi) tutti per la Ferrari

Nella babele di viale Mirabello proprio “Ferrari” è la parola che si intercetta più spesso, soprattutto nei pressi degli stand dei rivenditori di merchandising: anche quest’anno ad andare a ruba – nonostante i prezzi non proprio popolari: 40, se non 50 euro per un berretto e anche 70 euro per una t-shirt – sono «le magliette della Ferrari, soprattutto quelle con il logo ben grande e visibile, e i cappellini», riferiscono dagli stand precisando che il numero di tifosi è in linea con quello degli anni passati.

Nel centro storico la percezione sui flussi di turisti e appassionati è differente: esercenti e personale in servizio agli info point parlano per quest’anno di un leggero calo di stranieri – meno tedeschi, olandesi e polacchi – a favore invece di un incremento di italiani.