Il grande cuore di Auser di Barlassina sugli schermi del Tg Regionale. L’associazione non chiude mai, nemmeno in estate, e continua ad occuparsi di tutte quelle buone pratiche di volontariato fondamentali per aiutare i concittadini in difficoltà e per la stessa coesione sociale del paese. Dal trasporto verso le strutture di cura, all’organizzazione del pedibus, ma anche per la consegna dei pasti a domicilio per tutte quelle persone che altrimenti non ce la farebbero. Proprio di questo si è occupato il servizio del telegiornale della terza rete nazionale, trascorrendo una giornata di consegne insieme alla volontaria Graziella Marchetti.
Auser di Barlassina al Tg3: consegna dei pasti a domicilio in bicletta
«Graziella è piuttosto conosciuta in paese – spiega Anna Pagani, vicepresidente di Auser – in quanto titolare dell’alimentare Marchetti. Per lavoro consegnava il pane personalmente casa per casa ai clienti che non potevano andarlo a ritirare, così quando il negozio ha chiuso abbiamo pensato di coinvolgerla nel nostro mondo e insieme abbiamo pensato di creare questo servizio di consegna dei pasti a domicilio in bicicletta».
Auser di Barlassina al Tg3: 18 pasti al giorno
In centro paese infatti è molto più comoda la due ruote, rispetto che guidare e parcheggiare un’auto in pochi metri. «Praticamente è un giro simile a quello che faceva per il negozio e il servizio è davvero importante. Il fatto che lo faccia Graziella è un valore aggiunto. Solitamente ci sono diversi volontari che fanno il giro e lei si occupa del centro, ma talvolta anche di tutto il resto del paese. In tutto consegniamo 18 pasti al giorno, servono a quelle persone che altrimenti non avrebbero molto per sostenersi».
Auser di Barlassina al Tg3: il riconoscimento al lavoro dei volontari
Una storia che ha commosso chi ha potuto seguire il servizio, ma che non stupisce i barlassinesi che conoscevano il buon cuore della volontaria Graziella e l’impegno a tutto tondo dell’associazione per il paese: «Vedersi in televisione è stata un’emozione, per lei e per tutta l’Auser, come riconoscimento per il lavoro di volontariato che prestiamo quotidianamente».