Monza, la scuola Bellani, rinascerà più moderna ed efficente

L'edificio costruito nel 1967 sarà demolito. Al suo posto un centro scolastico più moderno, green e a misura di studente

Sarà demolita la scuola Bellani di Monza. L’edificio – costruito in prefabbricato nel lontano 1967 per fronteggiare il baby boom degli anni Sessanta – è precocemente invecchiato. A complicare il futuro dello stabile c’è un problema serio: i pannelli autoportanti in cemento contengono anche amianto. Impossibile bonificarlo. La Giunta di Monza ha dunque stabilito che lo storico plesso sarà abbattuto. E, nello stesso luogo, tra le vie Foscolo, Pascoli e Pellico sarà ricostruita una scuola completamente nuova. Più moderna e anche ecologica e sostenibile per la salute. Quanto è ormai usurata e vetusta la vecchia scuola, tanto quella nuova sarà innovativa e di aspetto avveniristico.

Monza, la scuola Bellani: la demolizione del prefabbricato e poi la bonifica dall’amianto

L’investimento – molto importante – sarà stanziato a step: due milioni di euro nel 2024; quattro milioni nel 2025; tre milioni e mezzo nel 2026: un totale circa dieci milioni di euro. Si partirà dalla demolizione, alla quale seguirà la bonifica. La nuova costruzione sarà molto innovativa dal punto dal punto di vista architettonico, strutturale e impiantistico, con particolare attenzione alla sostenibilità e a efficienza energetica, sicurezza, inclusività e versatilità degli ambienti. Una priorità sarà anche il potenziamento degli impianti sportivi e delle infrastrutture digitali. Sarà invece conservato il parco che si estende al perimetro della scuola.

Monza, la scuola Bellani: un investimento di circa dieci milioni di euro

L’area sarà vasta circa 1360 metri quadrati. La scuola si svilupperà su più piani. A prevalere saranno materiali naturali come i legno lamellare, veloce da montare. Al pianterreno – seguendo uno schema classico – ci saranno gli spazi amministrativi; ci saranno poi 24 aule e sei laboratori (musica, informatica, scienze applicate e arte), sei aule di sostegno, un auditorium con capienza di 150 posti e una mensa. C’è una parte della vecchia scuola che però si salverà: la palestra. Costruita negli anni Novanta del secolo scorso, non contiene tracce di amianto e ha bisogno solo di un aggiornamento. Confermate anche le aree per attività motorie all’aperto: campi di calcio, da basket e volley. L’energia sarà fornita da impianti a fonti rinnovabili: pannelli fotovoltaici e impianti ad alta efficienza