Morgan: «Ho detto cose orrende: chiedo scusa ad Angelica»

Ci siamo frequentati per otto anni, stavamo per sposarci. Lei se ne andò mentre stavo facendo una terapia antidroga. Non ho cercato di farla rapire e anche il revenge porn è falso

«Ho detto cose orrende ad Angelica. Le chiedo scusa». In una lunga intervista rilasciata alla giornalista Candida Morvillo e pubblicata sul Corriere della Sera, Morgan, il famoso cantautore di Monza, torna sul caso della denuncia per stalking ricevuta nel 2020 dalla sua ex compagna Angelica Schiatti, con un atteggiamento molto diverso da quello avuto finora. «Non ero in me, mi stavo disintossicando» dice prendendo le distanze da quelle affermazioni. E aggiunge: «Non sono io quello lì, quello lì non piace neanche a me». Insieme agli avvocati che lo stanno difendendo, Rossella Gallo e Leonardo Cammarata, l’artista ha accennato a una terapia antidroga al cervello alla quale si sarebbe sottoposto.

Morgan: il 13 settembre l’udienza preliminare per l’accusa di stalking

Il 13 settembre ci sarà la prima udienza preliminare dopo che il tribunale di Lecco lo ha rinviato a giudizio. Nel decreto dove lo si accusa di stalking e diffamazione di sono insulti pesanti, frasi offensive: «Però non ci sono le accuse di revenge porn e di tentato sequestro di persona. Accuse che sono costate care all’artista: cacciato dalla Warner che gli ha rescisso il contratto e scaricato dalla Rai che aveva in programma un suo show a ottobre. I concerti in giro per l’Italia sono stati annullat. Non è stato facile considerare finita la relazione con Angelica Schiatti che – secondo lui – non è durata pochi mesi, come ha invece ripetuto la giovane donna: «Ci siamo frequentati otto anni, stavamo per sposarci. Lei se ne andò mentre facevo una terapia antidroga al cervello». E prosegue: «Nella querela, lei la minimizza. Dice che siamo stati insieme tre mesi, ma sono stati otto anni di affinità elettive. Abbiamo avuto un costante scambio artistico, intellettuale, emotivo, ci dicevamo “ti amo”. Era la relazione di due persone che, messe una accanto all’altra, erano naturalmente felici in un costante processo di scambio, edificante, produttivo, creativo. Le parole si traducevano in testi, l’80 per cento delle canzoni che ho scritto parlavano di lei. Era la mia musa». Marco Castoldi, questo il vero nome del cantante, ha affermato inoltre di aver preso la decisione di disintossicarsi per amore della donna che avrebbe voluto sposare:

Morgan: ci siamo frequentati per otto anni, per lei mi sono disintossicato

«Abbiamo lasciato i rispettivi compagni, io Alessandra, da cui aspettavo una figlia. Abbiamo deciso di sposarci». Lui però aveva un problema serio di tossicodipendenza: «Angelica mi diceva: lo risolviamo insieme, poi ci sposiamo e facciamo una famiglia». Per amore di lei, lui provato seriamente a disintossicarsi: «Per lei! Ho fatto la cura al cervello. Una cura potentissima, quasi un elettroshock. Mi ha mollato lì, sotto gli elettrodi e non l’ho più vista. Sono uscito dall’ospedale e mi ha bloccato su WhatsApp, non voleva più parlarmi, mi ha tolto la parola dopo otto anni che erano stati uno  scambio di anime». Ma anche dopo la fine della relazione, l’artista ha deciso comunque di curarsi: «L’ho fatto per me e per mia figlia, che era nata a marzo». Ora Morgan dice di essere un’altra persona: «Dopo la batosta, lentamente, mi sono ripreso. Mi hanno salvato la musica e mia figlia. Nello scorso maggio, avevo firmato il contratto con Warner ed ero felice: da dodici anni, cercavo un contratto con una major. Il mio più grande dolore è che mi è stato tolto ogni lavoro: il disco, un libro che doveva uscire, il programma Rai, i concerti. Mi sento come amputato. Il brutto di questa vicenda è che mi hanno fatto diventare una persona che non sono: io credo nel dialogo, nella forza delle parole, nella pietà, nell’umanità».