Dal 13 luglio in tv, sui canali Rai, e sui canali social della Polizia di Stato è in diffusione uno spot di 30 secondi contro la violenza sulle donne nell’ambito della campagna di comunicazione permanente della Polizia di Stato contro la violenza di genere “Questo non è amore”. Lo spot è stato prodotto in collaborazione con il Dipartimento per l’informazione l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La protagonista dello spot della Polizia di Stato: sulla sedia a rotelle dopo gli spari dell’ex
La protagonista è Filomena Di Gennaro: nel 2017 era stata violentemente aggredita dal suo ex fidanzato che le aveva sparato 8 colpi di pistola nel tentativo di ucciderla. Sopravvissuta, oggi vive su una sedia a rotelle ma questo non le ha impedito di rifarsi una vita, sposarsi, avere dei figli. Ora racconta la sua storia nelle scuole superiori “per insegnare ai giovani a non tacere di fronte ai primi segnali di un amore tossico, anche quando non ci riguarda direttamente”. Filomena chiede a tutti di “non voltarsi dall’altra parte perché siamo tutti coinvolti, come società nel suo insieme e come singoli cittadini. Ognuno di noi deve sentirsi responsabile e lavorare affinché tutti imparino a distinguere l’amore malato dall’amore sano”.
Ed è anche l’invito della Polizia di Stato: “le segnalazioni sono molto importanti per prevenire e contrastare la violenza sulle donne. Le forze di Polizia sono capaci di intervenire sempre con attenzione, discrezione e sensibilità, attraverso personale altamente qualificato e formato – si legge in una nota – Al fianco della Polizia di Stato operano numerose associazioni che offrono assistenza alle donne vittime di violenza e rappresentano una insostituibile rete di protezione e aiuto che contribuisce a far fronte al fenomeno”.
Violenza di genere, l’analisi del primo semestre 2024
Secondo una recentissima analisi del Dipartimento della pubblica sicurezza, nel periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, confrontato con l’analogo semestre del 2023, a livello nazionale si è registrata una diminuzione sia degli atti persecutori, che da 9.359 sono scesi a 8.592 (-8%), che delle violenze sessuali che da 2.991 sono passate a 2.923 (-2%). Tuttavia aumenta il numero dei maltrattamenti contro familiari e conviventi per cui si registra un incremento (5%), passando da 11.808 a 12.424. Per quanto riguarda l’azione di contrasto, sempre raffrontando i due semestri, per gli atti persecutori si registra un aumento delle segnalazioni a carico dei presunti autori noti pari al 18%, per i maltrattamenti contro familiari e conviventi pari al 23% e per le violenze sessuali pari al 5%.
Violenza di genere, in sei mesi 141 omicidi, delle 49 donne uccise 44 in ambito familiare e affettivo
Nel primo semestre 2024 sono stati registrati 141 omicidi con 49 vittime donne, di cui 44 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 24 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Rispetto all’analogo periodo del 2023 il numero degli eventi è in diminuzione, da 176 a 141 (-20%), come pure è in calo il numero delle vittime di genere femminile, che da 62 scendono a 49 (-21%). Anche i delitti commessi in ambito familiare/affettivo fanno rilevare un decremento nell’andamento generale, passando da 81 a 67 (-17%). Si registra anche una diminuzione per quanto attiene al numero delle vittime di genere femminile, che da 53 scendono a 44 (-17%). In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2023, anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 36 diventano 29 (-19%) e quello delle relative vittime di genere femminile, che da 32 passano a 24 (-25%).