Brianzacque lancia l’osservatorio meteo-climatico per Monza e Brianza: report per monitorare la provincia

Brianzacque ha istituito l’osservatorio meteo-climatico per report trimestrali sulle piogge, il vento e le temperature registrate a Monza e Brianza.
Ecosistema/Immagine generata con Intelligenza artificiale - Image by freepik
Ecosistema/Immagine generata con Intelligenza artificiale – Image by freepik

Non fornirà previsioni ma un report trimestrale sulle piogge, il vento e le temperature registrate nella provincia l’osservatorio meteo-climatico istituito da Brianzacque.

«È un servizio innovativo – ha spiegato martedì il presidente della società partecipata Enrico Boerci figlio di un lavoro iniziato nel 2020 con l’installazione sull’intero territorio di 91 pluviometri, indispensabili per avere un quadro esatto delle piogge in modo da costruire un modello efficace delle nostre reti».

Brianzacque lancia l’osservatorio meteo-climatico: utile anche a sindaci e progettisti

Il bollettino, ha precisato, sarà utile anche ai sindaci e ai progettisti per pianificare gli interventi nei singoli comuni e ai cittadini che troppo spesso misurano il surriscaldamento climatico sulla base di suggestioni.

«I cambiamenti toccano i singoli territori – ha precisato il direttore tecnico dell’azienda Massimiliano Ferazzinilo scorso luglio, ad esempio, i forti temporali hanno colpito soprattutto la parte nord ovest della Brianza, ma non Arcore» che, prima  della realizzazione delle vasche volano, si allagava spesso.
Sulla città, però, è caduta la maggior quantità di acqua la sera del sabato santo quando in 45 minuti sono scesi 38,4 millimetri di pioggia, tanti quanti a Concorezzo e poco più di quelli rilevati a Usmate Velate e a Monza.

 «L’osservatorio – ha aggiunto Ferazzini – permetterà di dare una base scientifica alle informazioni che arrivano ai comuni» e, come ha notato il consigliere provinciale Giuseppe Azzarello, di evitare il proliferare delle fake news.

Brianzacque lancia l’osservatorio meteo-climatico: rete di pluviometri con densità unica in Italia

La rete di pluviometri della partecipata ha una densità unica in Italia: «È un fiore all’occhiello – ha commentato il responsabile dell’ufficio modellazione Luca Bertalliabbiamo un apparecchio ogni 4,5 chilometri per misurare l’intensità dei temporali e la quantità di piogge accumulate» in modo da intervenire per evitare il collasso delle fognature.

L’osservatorio, ha ricordato il vicepresidente di Brianzacque Gilberto Celletti, rientra tra i progetti finanziati nel 2024 con 73 milioni di euro. Il suo varo è stato condiviso con l’Ato, l’Ambito territoriale ottimale, che finanzia i piani attraverso le tariffe pagate dai cittadini.

«Negli ultimi sei mesi di mandato del nostro consiglio di amministrazione – ha anticipato il presidente Silverio Clericivorremmo creare un team scientifico insieme a Brianzacque che si occupi di cambiamenti climatici e comprenda alcuni esperti dell’università tra cui quelli del dipartimento di psicologia ambientale».
Lui, inoltre, pungolerà nuovamente i sindaci sulle comunità energetiche: «Ho scritto a tutti per dire che siamo pronti a investire nella loro istituzione, ma non mi ha risposto nessuno – ha raccontato – invierò un’altra lettera perché la produzione di energia che non danneggi l’ambiente è fondamentale».

«Benvenuto osservatorio – ha esclamato Alessandro Ceppi, il climatologo del Politecnico di Milano che collabora con Brianzacque – i report seguiranno le stagioni climatologiche e serviranno a programmare opere di mitigazione dato che dal 1980 il riscaldamento è diventato sempre più veloce». Il prossimo bollettino sarà pubblicato il 15 giugno sul sito di Brianzacque nella sezione dedicata.

Brianzacque lancia l’osservatorio meteo-climatico: primo report, caldo anomalo a marzo e precipitazioni due volte la media

Il primo, relativo al trimestre gennaio-marzo, ha confermato il caldo anomalo registrato a marzo anche in Brianza, con temperature tra 1 e 1,5 gradi superiori alla media, e precipitazioni due volte sopra la media, frequenti in particolare nella prima decade e dal 26 al 31 quando sono caduti circa cento millimetri di acqua che hanno saturato i suoli.