Le migliori criptovalute ecosostenibili del 2024

Top 5 delle migliori criptovalute green per il 2024, includendo nella lista anche una delle principali crypto presale che opera in questo ambito: il progetto eTukTuk.

Il mercato della Green Economy pervade ormai quasi tutti i settori del mercato globale. In effetti, si tratta di un mercato ampiamente in crescita, che mostra i suoi effetti anche nel contesto delle criptovalute.

Infatti, esistono diversi progetti che possono essere considerati green o dei veri e propri investimenti ESG. In ogni caso, come accade in qualsiasi contesto, è sempre bene definire quelli che possono essere i principali protagonisti della crescita della Green Economy nel mondo crypto.

Ecco perché, durante i prossimi paragrafi, è possibile consultare la lista delle migliori crypto green del mercato. Una classifica che include anche la crypto presale eTukTuk (TUK), una delle più promettenti.

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eTukTuk (TUK)

eTukTuk è un progetto che sfrutta la tecnologia blockchain e l’intelligenza artificiale come forze trainanti di un ecosistema dedicato a contrastare le emissioni di CO2, favorendo un passaggio globale verso veicoli elettrici più sostenibili.

Al centro di questa iniziativa si trova il veicolo eTukTuk EV, una soluzione affidabile ed economica che, attraverso un sistema di ricarica efficiente, contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2.

Il progetto ha già raggiunto risultati tangibili, stringendo collaborazioni significative, come quella con il governo dello Sri Lanka, finalizzato a creare oltre 200 sedi con stazioni di ricarica.

La partnership promette di abbattere i costi operativi per gli automobilisti di TukTuk fino al 400%, evidenziando il reale impatto del progetto. Integrando il Livello 2 su BNB della chain BNB, eTukTuk dimostra un impegno per l’efficienza e l’innovazione.

La prevendita del token TUK ha già ricevuto investimenti considerevoli, attestandosi a $0,024. Invece, le opzioni di staking offrono un APY molto interessanti, premiando coloro che decidono di bloccare i propri token.

Il token TUK, cruciale per l’espansione della rete, fornisce vantaggi agli utenti mentre il sistema di stazioni di ricarica si amplia. L’ecosistema genera entrate attraverso i conducenti e offre opportunità di guadagno a partner locali e power staker. Questo approccio scalabile mira a supportare l’espansione globale del progetto e la transizione verso fonti di energia sostenibili.

Oltre ai benefici ambientali, il team di eTukTuk si impegna a affrontare le disuguaglianze finanziarie e gli elevati costi della vita nelle aree povere.

Per altre informazioni su questo progetto, leggi anche “eTukTuk per le economie emergenti”.

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Cardano (ADA)

Cardano si distingue come una criptovaluta ecosostenibile, adottando il meccanismo di consenso Proof-of-Stake (PoS) per garantire un approccio sostenibile agli investimenti ESG.

Certificata come “green”, Cardano supera Ethereum grazie a innovazioni tecnologiche che contribuiscono a un ecosistema decentralizzato sicuro e sostenibile.

Il passaggio da Proof-of-Work (PoW) a PoS rappresenta un notevole miglioramento, consentendo una gestione più efficiente dell’energia durante la validazione e la registrazione delle transazioni.

Con un basso consumo energetico annuale per nodo, la blockchain di Cardano può elaborare 1000 transazioni al secondo, un significativo progresso rispetto ai sette al secondo di Bitcoin.

Polkadot (DOT)

Anche Polkadot è basato sul meccanismo di consenso Proof-of-Stake (PoS), elogiato per i bassi consumi di elettricità.

In confronto ad altre blockchain PoS, Polkadot registra le emissioni totali di carbonio più contenute, con un consumo annuo di elettricità di 70 MWh, notevolmente inferiore ai 1.967 MWh di Solana.

La piattaforma offre agli utenti detentori del token DOT l’opportunità di impegnare le proprie criptovalute tramite staking con validatori, permettendo loro di guadagnare premi e interessi sulla blockchain, attraverso l’acquisizione di token aggiuntivi o diritti di voto supplementari.

Questo approccio non solo promuove l’efficienza energetica, ma anche la partecipazione attiva degli utenti alla governance della rete.

SolarCoin (SRL)

Questa piattaforma crittografica si propone di promuovere la transizione globale verso l’energia solare, offrendo un incentivo innovativo attraverso il suo protocollo. La metodologia crittografica adotta un approccio premiante, attribuendo SolarCoins ai produttori di energia solare.

Gli utenti competenti hanno la possibilità di richiedere una moneta per ogni megawattora generato mediante tecnologia solare, previo invio di documenti comprovanti la quantità di energia solare prodotta.

Questo meccanismo non solo contribuisce a ridurre i costi delle installazioni solari, ma, quando il valore del SolarCoin supera il costo di produzione dell’energia, si traduce in un beneficio economico tangibile, rendendo il processo di generazione energetica solare più accessibile e sostenibile.

Stellar (XLM)

Lanciata nel 2014, Stellar costituisce una rete blockchain che si distingue per l’implementazione di un protocollo di consenso rapido, basato su nodi sicuri per la verifica delle transazioni, in contrasto con l’utilizzo di PoS o PoW.

Il sistema di autenticazione, agevolato dall’algoritmo FBA (Federated Byzantine Agreement), risulta significativamente più breve e veloce rispetto ad altre criptovalute.

Questa efficienza è evidente nella sua impronta energetica, con uno sbalorditivo 0.00022 chilowatt all’ora per transazione, una notevole riduzione rispetto ai 1575 chilowatt all’ora necessari per le transazioni di Bitcoin.

Tale caratteristica non solo attesta la sua efficienza energetica ma anche la sua sostenibilità ecologica. Inoltre, gli utenti di Stellar hanno la possibilità di generare token, noti come Lumens, che possono essere impiegati per avviare iniziative sostenibili all’interno della piattaforma.

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