Bitcoin: dallo scetticismo alla crescita. Cosa aspettarsi a ottobre da BTC e dai suoi cloni?

La criptovaluta chiede pazienza mentre da strumento di speculazione diventa riserva di valore, come l’oro.

Bitcoin è la criptovaluta più famosa e più antica del mondo, ma negli ultimi tempi sembra aver perso il suo smalto. Molti investitori, anche esperti, hanno iniziato a dubitare del suo futuro, dopo un’estate non eccezionale e un mese di settembre particolarmente sottotono.

I motivi dell’andamento negativo di Bitcoin a settembre 2023 sono stati vari: la crisi economica globale, la concorrenza di altre monete più innovative, la regolamentazione sempre più severa da parte di alcuni paesi. Tuttavia, per ottobre le previsioni sono più rosee e danno Bitcoin in aumento, grazie alla ripresa della domanda e alla fiducia degli utenti.

Il periodo di flessione vissuto da Bitcoin non è il segnale, apocalittico, dell’imminente morte del token, ma di un percorso verso la maturità. Bitcoin è ormai in circolazione da quasi 15 anni, più di ogni altra criptovaluta, dunque è normale che il suo ecosistema evolva in relazione alla percezione che nel mondo si ha di questo token.

Da segnalare in questi giorni anche il successo di un progetto ambizioso come Bitcoin BSC, che ha raggiunto quasi 3 milioni di dollari raccolti in circa due settimane di prevendita.

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Cosa ne sarà di Bitcoin

Bitcoin ha ricevuto molte critiche e accuse nel corso della sua storia. Alcuni lo hanno definito una moneta per criminali, una truffa piramidale, uno strumento di riciclaggio, una bolla, un bene estremamente volatile su cui non scommettere per nulla al mondo.

Ma quest’ultima affermazione non regge più al confronto con i dati oggi a nostra disposizione. Attualmente Bitcoin è volatile quanto titoli azionari di grosso calibro come ad esempio Tesla o NVIDIA.

E se osserviamo la distribuzione dei valori di volatilità durante ogni ciclo di dimezzamento – o halving, che dir si voglia, di 4 anni, notiamo qualcosa di ancora più interessante: Bitcoin ha sempre meno eventi estremi con il passare del tempo:

  • Durante il primo ciclo di dimezzamento Bitcoin ha trascorso più di 2 mesi con una volatilità mensile superiore al 150%.
  • Durante il secondo ciclo di dimezzamento Bitcoin ha trascorso solo circa 1 mese con una volatilità superiore al 150%.
  • Durante il terzo ciclo di dimezzamento (quello attuale per intenderci) Bitcoin ha trascorso 0 giorni con una volatilità superiore al 150%.

Finora nel ciclo attuale la volatilità mensile ha raggiunto un massimo intorno al 125%. Quindi c’è questa chiara tendenza in cui mentre la volatilità media di Bitcoin rimane relativamente alta, non si verificano più periodi di volatilità estrema.

Per un bene che viene scambiato su una moltitudine di piattaforme, con poche regole, nessun interruttore automatico e un mercato globale aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno non si può chiedere troppo.

Gli eventi estremi, dunque, rallentano e Bitcoin da asset volatile e propenso alle speculazioni sta diventando sempre più una riserva di valore su cui puntare al pari dell’oro. Ancor di più ora che ci avvicinano al quarto halving di Bitcoin, con tutte le probabilità del caso che danno il valore del token in deciso aumento.

La testimonianza di Bitcoin BSC: quasi 3 milioni di dollari in pochi giorni

Bitcoin BSC è un progetto nato ad inizio settembre 2023, in piena crisi di BTC, per riaffermare il potenziale di questo token anche legandolo ad una chain esterna come la Binance Smart Chain, decisamente più veloce ed economica del Bitcoin Main net.

La moneta ha già raccolto quasi 3 milioni di dollari in prevendita e sta per raggiungere il soft cap, il primo obiettivo per la conclusione della fase iniziale. Questo risultato è dovuto alla forte attrattiva che il progetto esercita sui potenziali investitori, che vedono in Bitcoin BSC una soluzione innovativa e vantaggiosa.

Ma non solo. Non sono infatti solamente le promesse di un progetto promettente o quelle relative allo staking comunitario con rendita passiva a rendere Bitcoin BSC un progetto così seguito. Molto lo fa anche il solo fatto di aver incluso “Bitcoin” nel nome: si tratta ormai di un brand, di uno status symbol accostato per antonomasia al successo.

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Cosa accadrà a Bitcoin BSC una volta finita la prevendita: ipotesi bull run ma ci vuole cautela

Bitcoin BSC sta per terminare la sua prevendita, che ha visto una grande partecipazione da parte degli investitori. Una volta finita questa fase, la moneta sarà disponibile sul mercato e potrà essere scambiata liberamente.

Secondo alcuni analisti, Bitcoin BSC potrebbe avere una forte impennata, grazie alla sua scarsità e alla sua domanda. Infatti, la moneta ha un’offerta limitata a 21 milioni di unità, come Bitcoin, ma ha anche una domanda sostenuta dalla sua utilità e dal suo rendimento.

Inoltre, Bitcoin BSC potrebbe beneficiare dell’andamento positivo di Bitcoin e di Binance Smart Chain, che sono le due blockchain su cui si basa. Ottobre sarà secondo molti il mese di ripresa di Bitcoin, ma sarà anche il mese del rilascio sul mercato di Bitcoin BSC, che potrebbe quindi giovarne. Tuttavia, ci vuole cautela, perché il mercato delle criptovalute è imprevedibile e soggetto a molte variabili.

Quindi, non si può escludere che Bitcoin BSC possa subire delle correzioni o delle fluttuazioni. L’importante è avere una strategia di investimento adeguata e non lasciarsi guidare dall’emozione.

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