Ernst &Young annuncia la nuova blockchain per tracciare le emissioni di carbonio

Basata su Ethereum permetterà di tracciare con precisione l'impronta di carbonio delle aziende. Ma c'è una piattaforma concorrente che potrebbe fare meglio!

Una delle quattro grandi società di revisione contabile, Ernst & Young (EY), ha annunciato che la sua nuova piattaforma basata su Ethereum (ETH) che consente alle imprese di tenere traccia delle proprie emissioni di carbonio è già disponibile in versione beta.

Sviluppata su Ethereum, una delle migliori criptovalute in termini di sicurezza, questa nuova soluzione fornirà una visione unica e verificabile delle emissioni di CO2 (CO2e) per rispondere alle esigenze delle imprese che faticano a misurare e tracciare con precisione la propria impronta di carbonio.

Inoltre, la piattaforma sarà utile ai consumatori, ai partner commerciali e alle autorità di regolamentazione, in quanto fornirà un supporto affidabile per la tracciabilità delle emissioni e dei crediti di carbonio all’interno di un ecosistema grazie all’uso della tokenizzazione su blockchain.

EY ha dichiarato che, grazie alla piattaforma che tokenizza le emissioni dei prodotti, le imprese avranno un quadro chiaro delle loro posizioni in termini di CO2e per prendere decisioni informate in materia di ESG.

L’acronimo ESG si riferisce a tre aree principali, Environmental (ambiente), Social (società) e Governance. Ogni pilastro fa riferimento a un insieme specifico di criteri come l’impegno ambientale, il rispetto dei valori aziendali e se un’azienda agisce con accuratezza e trasparenza o meno.

EY OpsCain ESG è sostenuta da Microsoft

EY OpsChain ESG è stata costruita secondo gli standard della InterWork Alliance for Carbon Emissions Tokens, sostenuta da Microsoft, che fa parte del Global Blockchain Business Council (GBBC).

Fornisce un report immutabile sull’attuale CO2e di un’impresa, verificabile in modo indipendente grazie all’integrazione dei principali validatori di dati sulle emissioni.

Le imprese sono anche in grado di dimostrare l’autenticità delle compensazioni di carbonio utilizzate per ridurre il loro impatto ambientale durante la decarbonizzazione, ha dichiarato la società.

EY non è nuova al segmento delle crypto

EY ha fatto importanti passi avanti nell’adozione della tecnologia blockchain, introducendo una serie di soluzioni innovative che hanno l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la trasparenza nell’ambito delle finanze pubbliche e del business in generale.

Nel 2019, EY ha lanciato EY OpsChain Public Finance Manager (PFM), una soluzione blockchain che aiuta i governi a garantire maggiore trasparenza e responsabilità nei confronti dei cittadini, oltre a fornire una tracciabilità accurata di bilanci, spese e risultati.

Poi, nel 2020, la società ha presentato il protocollo Baseline, un pacchetto di strumenti di dominio pubblico che possono essere utilizzati dalle imprese per migliorare la loro efficienza.

Più di recente, nel settembre 2021, EY ha annunciato di voler utilizzare il protocollo Polygon (MATIC) per implementare le sue soluzioni blockchain su Ethereum, collegando la catena di commit pubblica e senza permessi di Polygon ai suoi servizi di punta come EY OpsChain e EY Blockchain Analyzer.

Ecoterra, la criptovaluta verde che vuole cambiare le cose

Il tema ambientale è dunque tornato prepotentemente alla ribalta e negli ultimi anni è diventato ormai ricorrente in ogni ambito. 

Ecoterra nasce con l’obiettivo di creare una community in grado di affrontare le nuove sfide ecologiche utilizzando tecnologie all’avanguardia come il web3 e la blockchain, incentivando il riciclo e promuovendo un’economia circolare.

Come funziona il progetto?

Il cuore dell’ecosistema di Ecoterra è il concetto di Recycle-2-Earn, che incentiva gli utenti a riciclare rifiuti in plastica per ricevere $ECOTERRA come ricompensa. 

Per gestire il sistema Ecoterra mette a disposizione un’app per smartphone con cui scansionare i rifiuti prima di smaltirli negli appositi centri di raccolta, chiamati Distributori Automatici Reversibili (RVM).

In cambio, l’app accredita le ricompense: maggiore è il numero di rifiuti scansionati e smaltiti, maggiore è la ricompensa in token $ECOTERRA.

Un altro pilastro della piattaforma è il Carbon Offset Marketplace che consente agli utenti ma soprattutto alle aziende, di compensare le emissioni di co2 emesse nell’ambiente acquistando crediti di carbonio tramite i token $ECOTERRA.

Inoltre, quando le aziende raggiungono specifici traguardi, i risultati vengono convertiti in NFT, creando una collezione digitale che celebra i loro contributi ambientali.

Una vera e propria certificazione della propria attività in tema di ambiente, e per di più perfezionata tramite la blockchain che ne attesta la veridicità e l’impossibilità di falsificazione.

Ecoterra è in prevendita!

Ecoterra ha già compiuto progressi significativi nonostante sia una assoluta novità in questo campo ed è riuscita a raccogliere investimenti per 3,5 milioni di dollari durante la prevendita iniziata poche settimane fa.

Il prezzo in prevendita è più basso di quello che sarà al momento della quotazione sugli exchange, e potrebbe quindi risultare vantaggioso. Se Ecoterra vi è sembrato interessante e volete approfondire il progetto potete farlo qui.

I.P.

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