Per il momento, la coppia EUR/USD è ancora scambiata al di sopra del minimo del dicembre 2002, mantenendo l’indice di forza relativa (RSI) al di sopra del 30

Interrompendo la serie di massimi e minimi della settimana, il cambio EUR/USD potrebbe continuare la sua ripresa nei prossimi giorni se l’indice di forza relativa (RSI) riuscirà a evitare di cadere in territorio di ipervenduto. Il minimo di dicembre 2002 (0,9859) sembra aver fermato l’attuale selloff.
Per evitare che l’indice di forza relativa (RSI) entri in territorio di ipervenduto, la coppia euro/dollaro è rimasta al di sopra del minimo del dicembre 2002.

A seguito di una risposta attenuata ai verbali della riunione di luglio della Banca centrale europea (BCE), la coppia EUR/USD sembra essere scambiata in un range ristretto. Tuttavia, una rottura al di sopra del massimo settimanale (1,0047) potrebbe innescare una ripresa più significativa del tasso di cambio, in quanto il momentum negativo si affievolisce.

Anche se il Consiglio direttivo intende “progredire ulteriormente lungo il percorso di normalizzazione delle politiche”, l’EUR/USD potrebbe continuare a seguire la pendenza negativa della SMA a 50 giorni (1,0235), poiché la banca centrale ha avvertito che “ci sono stati crescenti segnali di una flessione dell’attività economica dell’area dell’euro che potrebbe estendersi fino al 2025”.

I commenti implicano che il presidente Christine Lagarde e co. si muoveranno più lentamente della controparte statunitense nella normalizzazione della politica monetaria perché vedono uno “scenario in cui la bassa crescita si occuperebbe da sola dell’alta inflazione”.

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Pertanto, il Presidente Lagarde e co. potrebbero incorporare aumenti dei tassi più contenuti nei mesi successivi, poiché i funzionari insistono sul fatto che “anticipare un aumento di 50 punti base a luglio consentirebbe al Consiglio direttivo la massima flessibilità nel reagire ai dati in arrivo”. L’approccio divergente tra la BCE e la Federal Reserve potrebbe continuare a pesare su EUR/USD, in quanto il presidente Jerome Powell e Co. preparano le famiglie e le organizzazioni statunitensi a una politica restrittiva.

Anche se l’attuale cambiamento del sentimento dei consumatori sembra essere di breve durata, i trader sono già stati net-long per la maggior parte del 2022, il che suggerisce che la coppia EUR/USD potrebbe mostrare un trend negativo per tutta la fine dell’anno.

La posizione netta lunga è diminuita dello 0,09% rispetto a ieri ed è aumentata del 15,95% rispetto alla scorsa settimana, mentre la posizione netta corta è aumentata dello 0,39% rispetto a ieri ed è diminuita dell’8,89% rispetto alla scorsa settimana.

Il 71,4% dei trader era net long su EUR/USD all’inizio della settimana, alimentando il comportamento affollato; il calo della posizione net short è il risultato del prolungamento della rimonta del tasso di cambio dal nuovo minimo annuale (0,9900).

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