Mentre l’amministrazione intende utilizzare le criptovalute nel commercio internazionale, un’organizzazione iraniana ha chiesto una legislazione stabile sulle criptovalute

Secondo la stampa locale, sabato Alireza Managhebi, presidente dell’Associazione iraniana delle importazioni, ha espresso preoccupazione per la legislazione del Paese in materia di criptovalute.

Ha sottolineato l’importanza di stabilire un solido ambiente normativo affinché le criptovalute possano essere utilizzate in modo efficiente come opzione di pagamento per le importazioni.

Pur affermando che le criptovalute possono essere efficaci in questo settore se esiste un quadro normativo adeguato, Managhebi ha dichiarato che il timore più grande e pressante è che alcuni utenti non siano in grado di utilizzare questa nuova tecnologia.

Il dubbio principale è che il governo iraniano abbia stabilito delle linee guida permanenti per l’utilizzo delle criptovalute che non cambieranno per molti mesi. Nel frattempo, le aziende che operano in questo spazio digitale non saranno interessate.

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Secondo Managhebi, il governo iraniano ha appena dichiarato l’uso ufficiale delle criptovalute per pagare le importazioni. Tuttavia, ha chiarito che l’ipotesi che questo elimini immediatamente la supremazia del dollaro in Iran non è del tutto esatta, poiché sia il dollaro che le criptovalute hanno le loro posizioni nel mercato iraniano.

Secondo il dirigente del gruppo, è essenziale educare e insegnare ai cittadini iraniani a utilizzare quest’ultima innovazione e stabilire una legislazione stabile al riguardo.

Alireza Peymanpak ha dichiarato in precedenza, questo mese, che la prima richiesta formale di importazione è stata correttamente effettuata utilizzando criptovalute. Ha inoltre dichiarato che le criptovalute e gli smart contract saranno comuni negli scambi all’estero con le nazioni target entro la fine di settembre.

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