Le preoccupazioni per la recessione e Taiwan fanno sì che l’USD/CNH cerchi di risalire dal suo più grande guadagno giornaliero in 2,5 anni vicino a 6,8000

Pur consolidando il suo più grande guadagno giornaliero da marzo 2020, il tasso di cambio USD/CNH si è ritirato da un massimo di tre mesi a 6,8020 nella sessione asiatica di martedì. Di conseguenza, la coppia CNH offshore sfida il recente sentimento di risk-off. Ciò potrebbe essere dovuto alla revisione della valutazione del mercato in merito alle preoccupazioni che la seconda economia mondiale si stia dirigendo verso una recessione nonostante i migliori sforzi dei politici.

L’agenzia di stampa Xinhua cita l’Ufficio nazionale di statistica (NBS), suggerendo che l’ultima debolezza potrebbe essere attribuita ai dati secondari della Cina: “Dei 50 principali beni osservati soprattutto dal governo, che includono tubi d’acciaio senza sforzo, benzina, carbone, fertilizzanti, nonché alcuni prodotti agricoli utilizzati principalmente nella lavorazione, 27 hanno visto i loro prezzi aumentare, ma anche 20 hanno registrato prezzi più bassi”.

Nonostante la volontà di Xi Jinping di adottare ulteriori misure in risposta alle statistiche negative pubblicate il giorno prima, le preoccupazioni per la crescita sono solo aumentate.

L’agenzia di stampa Xinhua ha citato il presidente cinese Xi Jinping per dire: “Useremo idee innovative per la crescita economica”. Dopo la pubblicazione dei deludenti dati di luglio sulle vendite al dettaglio, sulla produzione industriale e sulla crescita dei prestiti, sono stati resi pubblici i commenti di accompagnamento.

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Tuttavia, va notato che, dopo che la Xinhua ha riferito che la Cina ha imposto sanzioni a diversi separatisti di Taiwan, le preoccupazioni per i contrasti tra Stati Uniti e Cina aumentano e rappresentano una sfida per i venditori di USD/CNH.

In passato, Pechino si era irritata per la visita di una delegazione di legislatori statunitensi a Taiwan, con conseguenti intense esercitazioni militari vicino al confine taiwanese e un aumento dei rischi geopolitici.

Inoltre, una recente dichiarazione dello State Planner cinese ha suggerito che “le politiche macro dovrebbero essere forti, ragionevoli e moderate nell’espandere attivamente la domanda”, come riportato da Reuters.

Nonostante l’ultima correzione, USD/CNH ha mantenuto la rottura al rialzo della linea di resistenza di fine maggio, che ora si trova a 6,7980, secondo l’analisi tecnica. Oltre a MACD e RSI, il bias rialzista punta a un massimo annuale intorno a 6,8385.

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