Il Lido DAO è contrario alla vendita di 10 milioni di token LDO a Dragonfly Capital

I partecipanti al gruppo Lido Finance, procedura di finanza decentralizzata (DeFi) e fornitore di pool di staking di terze parti per Ethereum 2.0, hanno votato contro la proposta di vendere 10 milioni di token LDO alla società di investimenti in criptovalute Dragonfly Capital per 14,5 milioni di DAI.

La votazione, che si è conclusa lunedì dopo un periodo di scrutinio di quattro giorni, ha visto la partecipazione di 609 rappresentanti di DAO, con oltre 64 milioni di token Lido DAO (LDO).

Un totale di 43 milioni di LDO ha votato contro la proposta, mentre altri 21 milioni hanno votato a favore.

Come riportato in precedenza, Jacob Blish, responsabile dello sviluppo aziendale di Lido, ha proposto di utilizzare le stablecoin per proteggere circa 2 anni di “pista di funzionamento” per Lido DAO.

La proposta mirava a vendere il 2% della fornitura di LDO della tesoreria, ovvero 20 milioni di LDO, in cambio della stablecoin computazionale DAI.

Il DAO intende raccogliere 29 milioni di dollari in stablecoin DAI per 1,452153 dollari per token LDO.

L’ultima votazione ha deciso solo se vendere la metà di questa somma, o 10 milioni di LDO, a Dragonfly. Se la proposta di legge fosse stata approvata, la DAO avrebbe guadagnato 14.521.530 DAI in cambio dell’1% della fornitura di LDO.

Il processo di votazione non è stato privo di scandali. All’inizio delle votazioni, un indirizzo di balena ha piazzato il proprio token authority LDO 15m a sostegno della proposta, ottenendo un tasso di accettazione superiore al 99%.

Molti hanno ipotizzato chi potesse essere la balena e se avesse qualche legame con Dragonfly.

Nel frattempo, il token LDO ha subito un duro colpo nelle ultime 24 ore, scendendo di circa l’11% a 1,39 dollari lunedì. Si tratta di un calo dell’8% in una settimana, di un aumento del 116% in 30 giorni e di un calo dell’81% rispetto al picco storico dell’agosto 2021.

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