Per l’Ucraina sarà difficile riuscire a coprire la crisi alimentare in cui si trova a causa dell’invasione russa.

La Turchia intanto sta progettando di dare una mano all’Ucraina chiedendo alla Russia di lasciare passare le navi cariche nel Mar Nero.

I governi si stanno concentrando sulle forniture di beni essenziali, inclusa la fornitura di vaccini durante la pandemia di COVID-19, mentre gli altri paesi prevedono di garantire un accesso adeguato al cibo per contribuire a rafforzare sia le vecchie che le nuove alleanze.

A causa del blocco delle rotte da parte della Russia, l’esportazione attraverso i porti marittimo è impossibile, mentre l’UE supporta i trasporti.

I valichi di frontiera stradali richiedono molto tempo e i vari scartamenti ferroviari utilizzati dai paesi vicini dell’Ucraina rendono difficile il trasporto di merci in treno.

Soluzione per la crisi alimentare

Risolvere alcuni problemi non risolve necessariamente la crisi alimentare.

Il livello dei raccolti dell’Ucraina dovrebbe scendere del 40% entro il 2022.

Le difficoltà finanziarie e politiche rendono più difficile la fornitura dei beni alimentari. Anche i paesi ricchi come l’UE sono colpiti dalla crisi alimentare. Molte nazioni che producono cibo ne hanno proibito le esportazioni in risposta alle difficoltà elencate sopra .

A fine maggio, le restrizioni sulle esportazioni si applicavano al 10% dei beni venduti sul mercato internazionale, ricordando le restrizioni avute durante la pandemia di COVID-19 nel 2021.

Nel 2022, visto che la catene di approvvigionamento del gas e del petrolio sono state politicizzate, la cosiddetta “diplomazia alimentare” è in ascesa.

Gli Stati devono scegliere attentamente cosa esportare e cosa no.

Ad esempio, l’Egitto, il World Good Programme delle Nazioni Unite e il Bangladesh hanno chiesto all’India forniture di grano.La distribuzione delle scorte alimentari è una questione centrale del 2022, poiché le potenze mondiali si incolpano a vicenda di avere contribuito ai problemi attuali.