USD/JPY oscilla in un range intorno a 138,00, il ribasso rimane contenuto

Le probabilità di un rialzo più aggressivo della Federal Reserve questo mese continuano a fare pressione sul dollaro.
Martedì la coppia USD/JPY è scesa per il terzo giorno consecutivo, in presenza di una domanda di USD contenuta.
La deviazione della politica della Fed e della Banca del Giappone favorisce i trader rialzisti e dovrebbe contribuire a limitare le perdite.

La coppia USD/JPY è rimasta sulla difensiva per il terzo giorno consecutivo e martedì è stata vista scambiare con perdite intraday diffidenti intorno alla soglia di 138,00 nella prima sessione europea.

Il dollaro USA ha faticato a raggiungere una qualche trazione o a capitalizzare il rimbalzo istantaneo da un minimo di una settimana, tra la diminuzione delle probabilità di una politica più aggressiva da parte della Fed. La scorsa settimana, molti membri del FOMC si sono opposti alle scommesse del mercato su un rialzo dei tassi di 100 punti base nella prossima riunione del 26-27 luglio. A sua volta, questo ha continuato ad agire come un vento contrario per il dollaro USA e ha fatto riflettere sulla coppia USD/JPY.

Tuttavia, gli operatori di mercato sembrano convinti che l’ultima impennata dell’inflazione dei consumatori statunitensi, che a giugno ha raggiunto i massimi da 4 decadi, consenta un maggiore aumento dei tassi da parte della Federal Reserve nel corso di quest’anno.

Le aspettative hanno continuato a essere sostenute dall’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA che hanno offerto sostegno al biglietto verde. Allo stesso tempo, la BoJ ha ripetutamente affermato che si sarebbe attenuta alla politica monetaria ultra-allentata e avrebbe allentato ulteriormente la pressione quando necessario.

La Fed ha adottato una posizione politica divergente e la Banca del Giappone sostiene la prospettiva di un aumento del dip-buying intorno alla coppia USD/JPY e di un’estensione della nuova potenziale corsa rialzista. Si dice che i trader abbiano preferito aspettare in disparte e si siano astenuti dal piazzare scommesse aggressive in vista della decisione della Banca del Giappone di giovedì. Ma il contesto importante sembra ancora inclinato a favore dei trader ribassisti.

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