Gli eventi più importanti sono la BCE e i PMI statunitensi prima della Fed della prossima settimana.
I prezzi dell’oro trovano conforto con l’aumento dell’imparzialità e con il dollaro USA che si mantiene sui massimi di 20 anni.
I tori stanno migliorando il prezzo dell’oro, che potrebbe associare un significativo ritracciamento.

In una sessione tranquilla, il prezzo dell’oro è rimasto invariato in Asia, stabilizzando la volatilità della notte. Con il Nikkei in rialzo di ben il 2% nella prima ora di contrattazioni, le azioni stanno seguendo il ritmo di Wall Street. Di conseguenza, il dollaro americano è in difficoltà a causa del perdurare dell’attitudine al rischio. Con una coerenza temporale all’interno della correzione positiva della più recente gamba di rifornimento da 1.750 dollari che ha distrutto la soglia di 1.700 dollari la scorsa settimana, la tendenza generale per l’XAUUSD è rialzista. Mentre gli investitori lasciano il mercato in vista delle importanti riunioni delle banche centrali, il calo del dollaro americano continua a sostenere il prezzo dell’oro.

L’Asia e le azioni statunitensi sono in vantaggio
Le azioni statunitensi sono state fiduciose grazie alle migliori previsioni sugli utili che hanno confortato gli investitori, altrimenti preoccupati dai rischi di un aumento dell’inflazione e di un potenziale dollaro americano che si presume possa intaccare i benefici aziendali. Il prezzo dell’oro è di supporto mentre il rischio è quello del dollaro americano.

Il Nasdaq Composite è salito del 3,1% a 11.713,15, l’S&P 500 è salito del 2,8% a 3.936,69 e il Dow Jones Industrial Average è salito del 2,4% a 31.827,05. In Asia è prevalsa l’atmosfera positiva e i titoli azionari sono rimbalzati dopo il calo del giorno precedente, dovuto alle voci dei media secondo cui il titano della tecnologia Apple vorrebbe interrompere le assunzioni. L’indice di riferimento Nikkei 225 è salito di 173,21 a 26.961,68 dopo un weekend di tre giorni in cui i guadagni hanno superato le perdite per 169 a 55.