L’USD/CAD ha recuperato proteggendo 1,2850, attestandosi al livello più basso in due settimane, perché gli orsi statunitensi si sono riposati dopo l’ultima spirale ribassista.

Il sentimento rimane ottimista tra l’attenuazione dei timori di recessione di fronte alla riapertura del Nord Stream russo a livelli condensati e la riduzione di 100 punti base delle scommesse sul rialzo dei tassi della Federal Reserve a luglio. Allo stesso tempo, Netflix In Corporation ha riportato una perdita di abbonati inferiore alle attese, migliorando l’umore del mercato.

Nel frattempo, il calo trasformato dei prezzi del WTI dopo l’ultima impennata ha favorito lo svantaggio della coppia USD/CAD. Nelle contrattazioni in Asia, l’oro nero è sceso dopo che i depositi di greggio API sono saliti di 1,86 milioni di barili contro il +1,40 milioni di barili previsto.

In prospettiva, l’azione del dollaro statunitense e i dati sull’inflazione canadese saranno il driver cruciale per la major. L’indice dei prezzi al consumo canadese è salito a giugno all’8,4% a/a contro il 7,7% previsto. L’indice dei prezzi al consumo canadese core annualizzato salirà a giugno al 6,7% rispetto al 6,1% riportato in precedenza. La Banca del Canada aumenta a sorpresa il tasso di riferimento di 100 punti base, portandolo al 2,5%, in occasione della riunione politica di queste settimane, per combattere l’inflazione potenziale.

Da una prospettiva tecnica temporanea, USD/CAD sta avendo difficoltà con la critica media mobile orizzontale a 1,28558.

Una chiusura giornaliera inferiore a quest’ultima è necessaria per far ripartire lo slancio ribassista da un livello elevato a 1,3200. L’indice di forza relativa a quattordici giorni è piatto ma rimane al di sotto del livello di 50,00, il che significa che la tendenza al ribasso è a breve termine.

La rottura di un supporto chiave potrebbe attivare un brusco calo vicino alla DMA 100, leggermente rialzista, a 1,2771. Il numero tondo di 1,2800, prima di questo, potrebbe essere messo alla prova.