Usmate Velate, Rio Molgorana come nuovo dopo la “cura” di BrianzAcque

Aperto il cantiere per il ripristino della funzionalità idraulica nel tratto tra Casatenovo e Usmate Velate. Sfalcio, rimozione del sedimento e poi al via le vere e proprie opere di ingegneria idraulica. Conclusione entro metà maggio.
Usmate Rio Molgorana
Usmate Rio Molgorana Michele Boni

È stato aperto ufficialmente il cantiere per il ripristino della funzionalità idraulica del Rio Molgorana, nel tratto compreso tra Casatenovo e Usmate Velate. Oltre che sul territorio di Usmate Velate, un particolare intervento interesserà le vasche di laminazione naturale situate a Rogoredo, Valaperta e Vela. «I lavori che hanno preso il via nei giorni scorsi rappresentano un importante intervento per il nostro territorio. Esprimo quindi il mio ringraziamento a BrianzAcque, nella figura del presidente Enrico Boerci e all’intero settore progettazione e pianificazione, per la precisione con cui hanno curato ogni dettaglio delle opere che ci permetteranno di avere più sicurezza in caso di criticità fluviali» ha affermato il sindaco usmatese Lisa Mandelli.

I lavori prevedono il rifacimento, la sistemazione e il consolidamento delle sponde. Sono attualmente in corso le attività di sfalcio e di pulizia del materiale vegetale infestante, che consentiranno un più regolare flusso dell’acqua nell’alveo del Rio, al contempo saranno rimosse le piante pericolanti nell’area fluviale. Si procederà poi con la rimozione del sedimento che si deposita naturalmente in prossimità delle opere di regolazione e di scarico delle vasche. A seguire si darà avvio alle opere di ingegneria naturale.

In particolare ad Usmate Velate, nell’area di laminazione di Velate, oltre a ristabilire l’officiosità idraulica, l’altro scopo sarà quello di mettere in sicurezza il manufatto di scarico sul fondo dell’invaso che verrà rinforzato. Non mancheranno interventi di sfalcio e di rimozione di arbusti che rappresentano un intralcio per lo scorrimento delle acque. In corrispondenza con una zona di erosione verranno riprofilati circa 7 metri di sponda con un sistema di protezione che agevoli il deflusso delle acque e impedisca la formazione di ulteriori fenomeni erosivi.

I lavori, coperti da un finanziamento di Regione Lombardia di 100 mila euro, si concluderanno entro la metà del mese di maggio; trattandosi di opere fluviali, gli interventi sono inevitabilmente connessi alle condizioni meteorologiche.