Chicago Snakes Reunion:signori, la Filarmonica Clown

Chicago Snakes Reunion:signori, la Filarmonica Clown

Monza – Ci sono – a teatro – delle serate irripetibili. Con uno di quegli spettacoli che hanno fatto la storia del loro genere. E’ il caso di "Chicago Snakes" di Bolek Polivka, nell’allestimento della Filarmonica Clown. Lo si potrebbe definire una "summa" che non tradisce uno degli ingredienti della comicità pura e della pantomima. E’ al Manzoni per una sola rappresentazione sabato 25 aprile, con inizio alle 21.
Allestito per la prima volta nell’85, ripreso nel ’92, torna ora rivisitato "come un abito buono", dice Valerio Bongiorno, uno degli interpreti, rimasti invariati nel susseguirsi degli anni. Ecco perché nel titolo compare la parola "reunion". Con lui un trio formidabile e affiatatissimo: Carlo Rossi, Piero Lenardon e Bano Ferrari. Dal testo del più noto attore, regista e produttore moravo, hanno tratto uno spettacolo esilarante e poetico, all’insegna del gioco e dell’ibridazione dei generi: si passa dalla farsa alla clownerie, dal cabaret all’avanspettacolo.
Su un palcoscenico attraversato da sciabolate di luce e fumi lattiginosi, la pittoresca band americana dei Chicago Snakes si esibisce in uno scatenato concerto rock: decibel altissimi, saltelli isterici, abbigliamento vistoso e pose demenziali. Ma un inconveniente tecnico inceppa improvvisamente l’intero meccanismo, rivelando l’inganno di una performance in playback, nella quale ogni gesto, ogni parola, ogni atteggiamento sembra congeniato per nascondere la vera identità dei musicisti: non artisti d’oltreoceano, ma poveri diavoli della bergamasca che viaggiano in 500 e bevono mica male.
Superato l’iniziale stordimento, i quattro "serpenti di Chicago" reagiscono alla vergogna, ribaltando la situazione di sopravvenuta inferiorità e diventando ancora protagonisti dello spettacolo, attraverso un divertente e vorticoso gioco di gag e invenzioni stravaganti.
"Negli anni siamo cambiati noi artisti, abbiamo fatto esperienze nuove, non lo spettacolo – prosegue Bongiorno -. E’ stato bello ritrovarlo. Certo, il pretesto di partenza non ha la forza di una volta, così pure il linguaggio del teatro comico oggi è in parte cambiato. Ma gli elementi del gioco del teatro nel teatro, della pantomima, della farsa sono rimasti intatti. Ed è interessante riproporli ad un pubblico sostanzialmente nuovo".
La scuola di Polek Polivka per la Filarmonica Clown è stata magistrale. "Polivka lo sentiamo di tanto in tanto. E’ un personaggio del teatro, del cinema e della televisione, molto amato dai cechi. Ci piacerebbe riportarlo in Italia ma è molto difficile, anche per le regole del mercato", conclude l’attore.
Lo spettacolo è una produzione del Teatro degli Incamminati. Dura novanta minuti. Curano scene e costumi Alessandro Aresu, Mirella Salvischiani e Almea Cerri. Le luci sono di Matteo Crespi. I biglietti d’ingresso costano 15 euro per la platea, 13 per la balconata e 9 per la galleria. Ridotti 13/11/7 euro. Informazioni e prenotazioni allo 039-386.500. Sconto per i lettori del Cittadino che si presentano alla cassa con lo speciale coupon che si trova all’interno del giornale.
Modesto Panizza