Carate, Renato Farina raccontal’agente segreto "Betulla"

Carate, Renato Farina raccontal’agente segreto "Betulla"

Carate – In “Renato Farina alias agente Betulla – Storia di uno 007 italiano” l’autore vuole dare la propria versione circa le vicissitudini che, da giornalista, l’hanno portato a compiere scelte che nel 2007 gli sono costate la condanna per favoreggiamento e la radiazione dall’albo dei giornalisti a seguito del suo coinvolgimento con il Sismi nel contesto del caso Abu Omar. Farina ha presentato il libro e parlato della storia dell’agente “Betulla” giovedì sera, al Rotary Club Seregno-Desio-Carate Brianza, rivendicando il suo «modo di intendere la professione, sempre vissuta con un totale coinvolgimento con la realtà» spiegando, nel dettaglio, i passaggi-chiave delle traversie che lo hanno visto diventare, a partire dal 2004, il tramite di ricerche per la liberazione degli italiani sequestrati in Irak con il nome in codice “Betulla” e il suo rapporto con il generale Nicola Pollari, direttore del Sismi (il servizio segreto militare) e con il suo assistente Pio Pompa. Farina ha lasciato affiorare il delicato equilibrio tra apparati di potere e informazione. L’agente “Betulla” ha chiarito di aver richiesto, su suggerimento degli avvocati, il patteggiamento per evitare di prolungare i tempi di un processo che si sarebbe protratto nel tempo.
Federica Vernò