Brucia la Madonna della fruttaMonza, disperazione tra i devoti

Brucia la Madonna della fruttaMonza, disperazione tra i devoti

Monza – È successo tutto in pochi istanti. È bastata la fiammella di un cero votivo alimentata da una folata di vento, e in pochi minuti l’edicola in muratura della Madonna della frutta, tra le vie Grassi e Durini, si è tramutata in un rogo.

Il rogo – Martedì mattina, verso le 11, sono stati gli stessi passanti a notare il rogo. Immediatamente è stato avvisato il custode dello stabile, che a sua volta ha chiamato i Vigili del fuoco, che sono intervenuti in pochi minuti. Per spegnere l’incendio, che aveva già devastato i fiori e i vasi di plastica, oltre che contenitori rigidi dei lumini, i pompieri hanno dovuto distruggere il vetro protettivo, già danneggiato dalle fiamme. Per qualche ora si è temuto che si trattasse di un ennesimo atto vandalico a danno dell’immagine mariana, già distrutta all’inizio dello scorso anno dalla furia odiosa e incivile di alcuni vandali, che avevano devastato il tondo originale in ceramica a colpi di martello, restaurato poi grazie all’intervento dell’associazione donne di Monza e Brianza e ai condomini dello stabile.

Le cause – E invece è stata la stessa presidentessa dell’associazione, Wanda Molinari, a chiarire la dinamica degli eventi. «Con tutta probabilità si è trattato di un incidente, gli stessi vigili del fuoco che sono intervenuti ci hanno spiegato cosa fosse successo. Abbiamo già fatto un sopralluogo, per valutare i danni. Con noi c’era anche la signora Mirella Convertini, l’artista monzese che ha realizzato l’opera (inaugurata lo scorso novembre, dopo quasi un anno di attesa, ndr). Fortunatamente ha potuto lei stessa constatare che si tratta di un danneggiamento recuperabile. Per quanto riguarda la fuliggine nera che ricopre l’opera basterà utilizzare dell’acqua ossigenata – spiega Molinari – anche perché il colore è rimasto intatto, mentre la struttura dell’edicola stessa andrà completamente rifatta».

Il recupero
– Un nuovo restyling quindi, a meno di sei mesi dall’inaugurazione di questa edicola tanto cara agli abitanti della zona, ma con qualche accorgimento in più. «Verrà riposizionato nuovamente un vetro antisfondamento, come c’era in precedenza, e questa volta sarà interamente pagato dalla generosità degli inquilini dello stabile – precisa la presidentessa – ma sarà posizionata anche una grata per impedire che i fiori e soprattutto i lumini accessi siano di nuovo lasciati davanti alla Madonna. Sia i ceri che le piante ornamentali saranno collocati al di là del vetro, sulla fioriera esterna, per prevenire nuovi incidenti».
S. Val.