Giussano, opera di Scarpatia rischio oscuramento elettorale

Giussano, opera di Scarpatia rischio oscuramento elettorale

Giussano – Forse è a causa dell’imponente scudo crociato che scatena riferimenti politici la tela, affissa all’ingresso della scuola elementare di Birone, sede di seggi elettorale, viene oscurata in concomitanza di consultazioni elettorali? La tavola, raffigurante un guerriero medioevale con corazza, elmo, spada e scudo con croce, la si può ammirare sempre fuorchè durante le elezioni. Di questo ha chiesto chiarimenti al Comune il dirigente scolastico Giuseppe Mariani, ignaro del fatto, e la censura ha avuto eco anche in Consiglio comunale. Il consigliere leghista Stefano Tagliabue, infatti, la scorsa settimana, durante l’ultima seduta dell’assise cittadina, ha chiesto non venga più rimossa.

La firma è del pittore Giorgio Scarpati che a Birone è stato ospitato dal 1942 al 1946 da Maria Lampugnani, vedova di Leone Tonelli, che lavorava proprio nell’officina meccanica che il fratello dell’artista aveva a Milano. Saputo dei timori che Giorgio Scarpati aveva per sé e per la famiglia a causa dei bombardamenti sulla città, il signor Leone ospitò lui, la moglie Maria Spinazzi e i figli nella propria casa di Birone. Tonelli morì poco dopo ma la moglie volle, comunque, tener fede all’impegno assunto dal marito. Un rapporto speciale, quello che il pittore ebbe con Giussano, che onorò con molte opere, fra cui, appunto, quella posto all’entrata della scuola primaria negli anni Cinquanta.

«Ho appreso solo recentemente che, negli ultimi anni, in occasione di consultazioni elettorali – dice Giuseppe Mariani – la tavola viene o tolta dalla parete o coperta con un telo. La ragione sarebbe di tipo politico perché potrebe scatenare identificazioni con partiti attuali. Siamo certi che i cittadini di Birone, che in passato non hanno identificato la scudo crociato del guerriero di Scarpati con un partito storico della Repubblica italiana, neppure nel presente identificano la sua armatura con un altro partito di storia più recente. Non ero informato situazione e qualora il consiglio comunale riconfermasse la rimozione del quadro per le consultazioni elettorali, sarebbe auspicabile che il quadro venisse trasferito alla scuola media di Paina, che non è sede di seggi elettorali, dove saremo lieti poterle dare una sistemazione stabile e degna del suo valore artistico».

Almeno dal 1995, da quando la Lega Nord si è presentata alle elezioni amministrative, il quadro viene rimosso, «gesto che dimostra – dice Tagliabue – paura della cultura. Sarà forse una coincidenza e magari ci sbagliamo, ma, in ogni caso, non è chiaro il motivo per cui il quadro venga oscurato».
Federica Vernò