Monza, un arresto per usuranel blitz contro la camorra

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Monza– Un arresto a Monza, un appartamento sequestrato a Bernareggio. L’operazione anticamorra del Gico della Guardia di Finanza di Firenze ha portato allo scoperto ramificazioni della criminalità organizzata napoletana anche in Brianza. Tra gli arrestati dell’operazione Botero, nella quali gli inquirenti toscani hanno svolto accertamenti su attività dio persone che avrebbero legami con esponenti del clan Mazzarella, c’è anche Antonio Iacomino, 60enne di Ercolano che risulta abitare a Monza.

Non solo, tra i sequestri, che i finanzieri hanno effettuato in diverse regioni, uno è stato eseguito a Bernareggio. Si tratta di un appartamento comprato con soldi che proverrebbero da attività della camorra. Tutto è partito nel novembre 2005 quando sui conti corenti di una società immobiliare di Prato, la Rosa immobiliare, è stato versato un milione di euro in contanti che doveva servire a fare acquisti nel campo del mattone.

Seguendo questi soldi la Gdf ha individuato due noti trafficanti di droga, due fratelli, Luigi e Salvatore Muccerino, 48 anni il primo, 45 il secondo, ritenuti soggetti organici al clan Mazzarella. Sul primo, tra l’altro, pende un ordine di custodia cautelare emesso dal gip di Napoli. Gli inquirenti hanno scoperto che i soldi dei clan venivano riciclati da un ingegnere residente nel Napoletano, Salvatore Coppola, 51 anni, acquisendo elementi in relazione a un giro di auto di grossa cilindrata rubate e a un giro di usura ed estorsioni. Qui è emerso un filone che conduceva al clan dei Casalesi, attraverso il coinvolgimento di Salvatore Orabona, 37 anni, residente nel Casertano.

Così è scattata l’operazione che ha portato a 8 arresti tra cui anche quello del sessantenne Antonio Iacomino, accusato di usura e abusiva attività finanziaria (no però di reati associativi). A suo carico ci sarebbero un paio di episodi di usura commessi nella zona di Monza. Il patrimonio messo sotto sequestro dalla Gdf, tra immobili e auto, ammonta a 10 milioni di euro. L’operazione ha riguardato, oltre a Monza, anche le province di Napoli, Salerno, Caserta, Prato, Lucca e Lodi, nelle quali sono state realizzate 39 perquisizioni.

La società immobiliare di Prato da cui sono partite le indagini fa capo a MarioPapale, 36enne di Ercolano e sua moglie Rosa Iacomino, anch’essa originaria dello stesso comune campano e figlia dell’arrestato di Monza. Coinvolto anche il 37enne lucchese Alberto Tradii. L’indagine è stata coordinata dal pm della Direzione distrettuale antimafia di Firenze Ettore Squillace Greco
Paolo Rossetti