Giussano, è iniziata la guerradei manifesti abusivi: esposto

Giussano, è iniziata la guerradei manifesti abusivi: esposto

Giussano – «Gesto d’inciviltà e di barbarie». Per il candidato sindaco Alberto Elli non può essere liquidato come una semplice goliardata. L’oscuramento con simboli e manifesti della Lega Nord dei suoi cartelloni elettorali e di quelli dei un altro candidato sindaco, Leonardo Pellegrino, ha suscitato in lui «rabbia e preoccupazione», in Pellegrino «delusione». Sugli appositi spazi nelle vie Addolorata, Prealpi, D’Azeglio, Catalani, Piola e in tante altre strade della città i poster con il volto di Elli (Pd, Idv, “Giussano democratica”), e quelli di Pellegrino (Udc, “Viva Giussano” e “Lista Riva”), regolarmente affissi nei posti autorizzati, sono stati imbrattati da adesivi del partito di Bossi o completamenti coperti dalla pubblicità leghista. «È un gesto tipico di chi non conosce i principi fondamentali della democrazia – commenta Elli, che ha presentato un esposto alla polizia locale –. Di chi vuole tappare la bocca alle persone piuttosto che confrontarsi. Parafrasando Voltaire, anche non condividendo le idee altrui bisogna battersi perché possano essere condivise. Queste azioni vanno bene a Carnevale e se questi sono i presupposti di chi intende governare la città, io non ci sto. In questi giorni avverto molta rabbia per simili comportamenti perché non c’è nessun motivo per ridicolizzare le persone. Siamo in campagna elettorale per l’elezione di un sindaco e certi episodi non sono giustificabili».

Si dice molto amareggiato Leonardo Pellegrino: «Certe persone – queste le parole del candidato sindaco della coalizione di centro – in campagna elettorale tirano fuori il peggio di sè. Credo che chi si comporta bene, rispettando l’altro, anteponendo i valori in cui ha sempre creduto, vincerà come uomo in ogni caso. La Lega è un partito nazionale forte, è al governo del Paese e io lo rispetto, ma, a livello locale, quanto successo questa settimana a danno mio e non solo è davvero spiacevole e di basso livello. Mi chiedo che bisogno abbiano certi partiti forti di deturpare il volto altrui sulla pubblicità elettorale. Per la nostra coalizione, inoltre, che non ha le disponibilità economiche di altri partiti, stampare i manifesti è un costo non da poco. Nessuno mai delle liste che mi sostengono avrebbe pensato di fare una cosa simile a un altro candidato. Mi chiedo come possa governare la città e avere a cuore il bene comune chi non rispetta l’altro e le idee altrui». Lo stesso è successo anche ai manifesti di Ettore Trezzi di “Io rispetto Giussano”.

«Essendo gli adesivi quella della Lega, ci dispiace e ci scuseremo – dice Stefano Tagliabue – È difficile, però, risalire agli artefici visto che stiamo distribuendo materiale elettorale a migliaia di persone. Non vorremmo, visto che due dei candidati “oscurati” sono riconducibili a un elettorato di centrodestra, che qualche nostro competitore si avvalga di questi mezzucci per attirare elettori. Siamo in campagna elettorale ed è sempre capitato. Quand’ero candidato è successo anche a me e mi rifiutai di procedere contro colui che era stato colto in flagranza. Anche a noi è stato strappato qualche manifesto».
Federica Vernò