Scuole elementari di Giussano:il caldo soffoca, è protesta

Giussano – Bambini con cefalee, pressione bassa. Scarsa concentrazione. Insegnanti costrette a portare gli alunni all’aperto sotto le piante per fare fronte alla temperatura molto alta. Sono stati giorni dal caldo eccezionale, quelli trascorsi, e alcuni genitori delle scuole elementari di Giussano hanno segnalato un problema che si ripropone con la stagione primaverile ed estiva, quest’anno manifestatosi in modo ancor più grave date le temperature raggiunte in anticipo rispetto alla normalità. A ciò si aggiunge la posizione della scuola con ampie vetrate poste a sud.

«E’ una vergona – segnalano alcuni genitori –. Siamo stanchi di avere i figli che stanno male. All’inizio della settimana c’erano 36 gradi. Si potrebbe pensare, in questi casi eccezionali di calore, di provvedere a mitigare la calura con condizionatori mobili, senza dover sborsare chissà quali cifre, utilizzabili anche in altri luoghi alla chiusura delle scuole. Le proteste sono iniziate ormai tre anni fa, ormai, e la soluzione è stata quella di un ventilatore prima e poi di piantumare per fare ombra. Il vero problema sta nella tipologia della costruzione con ampie vetrate, manca la coibentazione del tetto, che permetterebbe di isolare l’ambiente. Il numero di ragazzi presenti in aula è di 25 o 26. Stiamo raccogliendo le firme tramite una petizione che consegneremo a chi compete la sicurezza dei ragazzi».

La segnalazione è pervenuta a “il Cittadino” da alcuni genitori stanchi di chiedere «un intervento nelle scuole per mitigare il caldo afoso e insopportabile che si avverte nelle classi. Eppure l’amministrazione comunale a cui compete il problema ha cercato di risolvere questo grosso problema con soluzioni non definitive mettendo un ventilatore in classe oppure piantumando degli alberi. I bambini hanno emicranie e stanno male. Ciononostante si spendono sempre parole per tutelare l’istruzione e il futuro e poi i bambini devono sopportare quello che neanche gli adulti sopportano, visto che loro possono uscire oppure hanno il condizionatore».

E’ a conoscenza del problema l’assessore Roberto Munarin, che in questi anni ha messo in atto «le soluzioni possibili» in una scuola che quando «venne costruita forse andava pensata diversamente. Purtroppo il caldo è stato veramente eccezionale in questi giorni. Non so se mettere condizionatori possa essere una soluzione sana. Certamente, da un lato il sollievo sarebbe netto, ma in una scuola potrebbe non essere una soluzione idonea per la salute dei bambini. La scuola, esposta a sud, è tutta in legno con un’ architettura particolare più da Nord Europa che idonea alle nostre zone. L’intervento risolutivo potrebbe essere di tipo strutturale, più radicale».
Federica Vernò