Palio di Desio, vince San GiorgioSqualifica per San Pietro al Dosso

Palio di Desio, vince San GiorgioSqualifica per San Pietro al Dosso

Desio – Il Palio degli Zoccoli è stato assegnato agli atleti del San Giorgio giunti secondi al traguardo. La contrada aveva messo in discussione la vittoria di San Pietro al Dosso, con regolare reclamo, perché la contrada avrebbe sfilato da Villa Traversi Tittoni a piazza Conciliazione con il solo atleta Davide Tagliabue. Il secondo, Francesco Graffeo, non sarebbe potuto sfilare perché attardato da un impegno sportivo precedentemente assunto. Il reclamo è stato accolto dal Comitato organizzatore del Palio riunito lunedì sera con i Maestri di contrada per analizzare la situazione. La contrada San Pietro al Dosso è stata squalificata.

L’inclemenza del tempo aveva condizionato la sfilata del corteo storico che è stata accorciata. Piovviginava, faceva freddo per le folate di vento provenienti dalla Scandinavia. Il comitato ha deciso comunque di dare il via alla manifestazione, facendola arrivare il più presto in piazza Conciliazione per far partire subito la corsa, fintanto che il pavé e l’asfalto dell’anello di gara intorno alla Basilica non venisse inzaccherato del tutto dalla pioggia.

Per le condizioni atmosferiche avverse gli spettatori sono stati stimati in 10.000, un terzo delle presenze dello scorso anno. Dopo le formalità, la partenza degli atleti. Andava subito in testa il portacolori di San Pietro al Dosso, Davide Tagliabue; al cambio, il secondo atleta Francesco Graffeo manteneva il significativo vantaggio conseguito dal compagno. Sul finire lo incrementava perché il rivale di San Giorgio si rassegnava al secondo posto.

Prima della premiazione arrivava la contestazione di alcuni maestri di contrada che chiedevano di squalificare la contrada vincitrice perché un atleta non aveva sfilato. I responsabili del Palio decidevano di assegnare il “cencio” della XXI edizione a San Pietro al Dosso, garantendo comunque il rispetto del regolamento della corsa ed il loro, eventuale, diverso pronunciamento nell’ipotesi dell’obbligatorietà della sfilata da parte di tutti i contradaioli corridori.

Ad onor del vero, l’ipotesi dell’obbligatorietà della sfilata degli atleti corridori è previsto all’articolo 2 del regolamento, anche se – nella fattispecie – la norma è mancante della relativa sanzione.
Umberto Spreafico