Monza, paura in via San GottardoBalconi inagibili a causa dei treni

Monza – «Prima o poi ci troveremo un treno in casa». Sono preoccupati i residenti di via san Gottardo 76. A un anno dalla prima denuncia, sulle pagine del nostro giornale, la situazione non è cambiata, anzi, se possibile è peggiorata. «A ogni passaggio di treno – spiega Mario Bazzi, portavoce dei residenti – nei nostri appartamenti ci sono vibrazioni tali da far sprofondare la soletta e decibel paragonabili a quelli di un jet in fase di decollo».

Un recente sopralluogo dei vigili del fuoco ha dichiarato “inagibili” tutti i balconi. «Si staccano le piastrelle – spiega Bazzi -, le solette non sono sicure. E’ chiaro non possiamo attribuire tutta la responsabilità alle ferrovie e provvederemo alla manutenzione dello stabile, però è evidente che tutte queste vibrazioni provocano danni alla struttura». Dalle finestre i residenti osservano con preoccupazione la condizione delle rotaie: «Ci sono punti di giunzione – spiega Bazzi – in cui mancano i fissaggi che si possono infatti vedere abbandonati sulla massicciata. In altri punti ci sono segni evidenti legati agli urti, ma anche agli sprofondamenti che si verificano da quando è stata fatta la traversina in calcestruzzo».

Gli abitanti dello stabile e del condominio di fianco hanno già scritto più volte alle Ferrovie, ma senza risultato. «Ormai non scriviamo nemmeno più – spiegano – però vorremmo sapere che cosa ha intenzione di fare il Comune di Monza per risolvere questo grande problema. Si era parlato della copertura della ferrovia per realizzare anche piste ciclabili di superficie. La situazione più economica potrebbe essere quella di istallare pannelli fonoassorbenti ed eseguire una regolare manutenzione dei binari». Oltre alle vibrazioni c’è infatti il problema del rumore. C’è chi come Mario Bazzi, ha messo i vetri quadrupli «ma d’estate non si vive così barricati in casa».

«Nel 2004 – prosegue Bazzi – abbiamo fatto una rilevazione dei decibel: abbiamo raggiunto picchi di 102,7 decibel e una media sopra i 63 decibel». «Per fare un esempio concreto – dicono i residenti – in casa non riusciamo a sentire la televisione e il rumore registrato a casa nostra è di 102 decibel pari a quello di un aereo in decollo da Linate misurato in un’abitazione di Melegnano». La situazione è peggiorata in questi anni da quando le ferrovie hanno cementificato gli argini erbosi ai lati della strada ferrata senza aver previsto un adeguato drenaggio delle acque piovane e di scolo creando un vero pantano nelle giornate di pioggia, mettendo a rischio la stabilità dei binari.
Rosella Redaelli