Brugherio, indagini dopo il rogoE la centrale Terna non si ferma

Brugherio – Terna fa sapere che le indagini sono in corso e che l’obiettivo è scoprire l’origine del guasto che ha portato al quel fatale cortocircuito. E’ questo che l’azienda ha comunicato in settimana, rassicurando poi sulla non nocività dei fumi che si sono sprigionati nell’incendio. E oggi, la stazione elettrica continua a funzionare, sebbene priva di uno dei cinque trasformatori di cui è dotata. Continua a funzionare anche se il sindaco Maurizio Ronchi avrebbe preferito bloccare temporaneamente l’impianto e anche se l’Asl era dello stesso avviso.

Di altro parere è Terna che, tra l’altro, ha fatto sapere di non aver “mai ricevuto ufficiali richieste di fermo”. In assenza di feriti e di pericoli per la cittadinanza, non sussisterebbero ragioni per bloccare la stazione. A parte lo spavento e qualche fastidio connesso alle dimensioni dell’incendio, la popolazione non correrebbe alcun rischio, “gli unici danni – hanno detto da Terna – sono a carico dell’azienda che ha visto andare in fumo un macchinario da 2 milioni di euro. Occorrerà attendere un paio di mesi perché il trasformatore sia sostituito, ma nel frattempo l’attività può procedere senza problemi di alimentazione di energia elettrica”. Anche perché, sostiene Terna, la stazione di Brugherio è una delle più grandi d’Europa e “interromperne il funzionamento comporterebbe disagi di notevole entità nell’approvvigionamento elettrico del Nord Italia”. Anche per via di questa sua importanza strategica, l’impianto, fanno sapere dall’azienda, è costantemente monitorato.

“In tutta Italia – ha spiegato l’azienda – qualche caso simile all’avaria di Brugherio c’è stato, ma l’indice di guasto è dello 0,16 per cento, calcolato sul rapporto con il numero di trasformatori (610), indice in linea con i confronti internazionali di società analoghe. L’evento di Brugherio è stato correttamente gestito dal sistema automatico di protezioni che, in frazioni di secondo, ha isolato il trasformatore guasto dalla rete di trasmissione evitando disalimentazioni e disagi per l’utenza”.
Valeria Pinoia