Cesano e il primo sindaco donna:"La gente ha scelto di cambiare"

Cesano e il primo sindaco donna:"La gente ha scelto di cambiare"

Cesano – Dopo quindici anni di opposizione Marina Romanò prende in mano le redini di Cesano Maderno. Abbandonati i banchi della minoranza, per i prossimi cinque anni l’esponente del Carroccio sarà il primo sindaco donna della storia della città. Il successo finale è arrivato con soli 300 voti di differenza, che per il neosindaco vogliono dire «partire dalle piccole cose. Mattone dopo mattone si costruisce la casa. Sono i primi passi positivi. Cesano non ha mai avuto una maggioranza di centrodestra, la gente ha scelto il cambiamento e noi ce l’abbiamo fatta». Nelle parole del sindaco non manca una stoccata alla coalizione di centrosinistra che per vent’anni ha guidato la città. «Ringrazio con forza i consiglieri che mi hanno sostenuta – dichiara il neosindaco – bistrattati, hanno comunque lavorato per me. La sinistra si è comportata male, mi ha colpita personalmente, ma alla fine la correttezza paga».

Lega – Romeo, segretario provinciale Lega Nord, abbraccia forte la sua candidata e dichiara deciso: «La Lega in Brianza non è mai stata così forte. Guidiamo otto comuni oltre i quindicimila abitanti, senza contare le piccole realtà. Questo significa che abbiamo scelto bene i candidati. Sono persone che lavorano per il territorio, persone per bene e questo la gente lo ha capito. La Lega è stata premiata per la sua vicinanza ai cittadini».

Desio – Trattiene a stento le lacrime poi il sindaco di Desio, Giampiero Mariani, che ha voluto condividere il successo del suo assessore. Marina Romanò presto dovrà lasciare le deleghe al comune di Desio. Mariani piange per questo? «Certo anche per questo – dichiara il primo cittadino – per aver perso un assessore, ma sono felice del risultato ottenuto». Un cambiamento che comporterà rivoluzioni in giunta? «Manca un anno al termine del mio mandato, potrei anche tenere le sue deleghe».

Vaghi – Il passo è nervoso, l’umore è a pezzi, è naturale, eppure lui continua a rimanere nella sua piazza, quella piazzetta Arese da cui è passato ogni giorno prima di andare in Comune. E ora che dopo vent’anni l’amministrazione Ponti-Vaghi ha finito il suo ciclo, lui continua a essere circondato dai fedelissimi, ma anche dalla gente comune che gli stringe la mano e cerca di capire con lui cosa sia accaduto.

Opposizione – È l’addio di Paolo Vaghi, assessore e negli ultimi anni sindaco di Cesano Maderno. Sorriso di circostanza, spirito da guerriero va già duro: «In consiglio ci sarò eccome – dichiara – in tanti mi hanno votato, in migliaia e ora voglio vedere. È facile criticare e scommetto che per i primi due anni di amministrazione le colpe saranno sempre della precedente giunta Vaghi. Lascio una Cesano con un milione e 800mila euro di utile, che non si dicano altre bugie, un comune sano e una città viva. Sono curioso di vedere come questa maggioranza riuscirà a spostare Pedemontana, a evitare gli espropri, a far sparire per sempre la legionella».
L’apparentamento con Crenna sembra non abbia cambiato nulla? «Non lo so, questo non importa. Un centinaio di voti non cambiano le cose».
Cri.Marz.