Notte al Green Park:secondo giallo di Stella

Notte al Green Park:secondo giallo di Stella

Monza – La giallista monzese Barbara Stella fa il bis. A cinque anni dalla pubblicazione del primo poliziesco “L’ispettore Marker” è in libreria “Notte al Green Park” edito da Lampi di Stampa. Il volume sarà presentato giovedì 9 luglio alle 21 presso la libreria Feltrinelli di via Italia, a Monza. Insieme all’autrice ci sarà Giuseppe D’Addario, autore di testi teatrali, regista e pittore (è lui l’autore della copertina). Nel corso della presentazione alcuni brani del libro verranno letti da Sabrina Lieto, Lorenzo Convertini, Francesco Cereda, attori della Compagnia Teatro3 di Monza.
Come è nata l’ispirazione di questo nuovo giallo?
“Tanti colleghi che avevano letto il primo romanzo continuavano a chiedermi quando avrei pubblicato il secondo, così mi sono messa al lavoro. Ho scelto ancora il giallo perché è il genere che mi piace di più. Amo creare suspence nel lettore, pensare a una trama e poi nascondere particolari,per poi svelarli solo alla fine”.
Quando trovi il tempo per scrivere?
“Non è facile conciliare il lavoro in un centro commerciale con i servizi i custodia in comune e la stesura di un giallo. Ho scritto a più riprese ,nei pochi momenti liberi”.
Hai deciso di ambientare questo nuovo romanzo in California. Perché questa scelta?
“E’ un luogo che amerei visitare,mi sono documentata, ho letto libri, guide di viaggio, ho costruito un itinerario lungo la Gold County.Mi ha sempre affascinato la storia dei cercatori d’oro. Per la verità però prima di pensare all’ambientazione ho immaginato il mio personaggio principale . Solo in un secondo momento ho scelto il luogo dove farlo muovere ”.
E veniamo così a Philip Dalton, cantante di successo…
“Per una volta ho voluto cambiare prospettiva al romanzo giallo. Il vero protagonista è l’indagato Philip Dalton e non l’investigatore ,lo sceriffo Garrison. Ho voluto che fosse l’indagato a raccontare la storia e a trasformarsi ,lui stesso,in investigatore”.
Come nascono i tuoi personaggi?
“Per Philip Dalton,l’ispirazione è tutta monzese. Mi trovavo ad un convegno al teatrino di corte e l’atmosfera del teatro mi ha suggerito l’idea di inventarmi una storia di un tenore di successo,abituato a girare il mondo”.
Durante la presentazione di giovedì prossimo ci sarà una lettura scenica del tuo testo. Ti piacerebbe che diventasse una pièce teatrale?
“Perché no. Amo molto il teatro, ho partecipato ad alcuni laboratori teatrali in passato e probabilmente è un testo che con i dovuti adattamenti potrebbe essere portato in scena”.
Hai altri progetti per il futuro?
“Per ora mi godo un po’ di vacanza ,ma sto già lavorando ad alcuni progetti. Le idee certo non mancano”.
Rosella Redaelli