Tunnel Monza, comitati ottengonoavveniristici filtri di areazione

Monza – La galleria di viale Lombardia sarà un esempio di tunnel eco compatibile con impianti di depurazione dell’aria di ultima generazione. Il tunnel della statale 36 sarà dotato, infatti, di un impianto di filtraggio-riciclaggio dell’aria capace di eliminare altissime percentuali di agenti inquinanti come polveri fini e particolato.

Questo impianto sostituirà le torri di ventilazione che avevano lo scopo di disperdere l’aria inquinata del tunnel attraverso espulsori ad alta velocità e che erano solo predisposte per un futuro filtraggio degli inquinanti. La modifica dell’impianto di depurazione dell’inquinamento è stato effettuata a seguito della richiesta fatta pervenire dai cinque “Comitati per la Galleria di Monza”.

Anche le normative europee incoraggiano la costruzione di impianti di questo tipo. Sarà invece realizzato un sistema di ventilatori con camere di prelievo e filtraggio, e successiva reimmissione dell’aria nel tunnel stesso. In questo modo, si garantiscono ventilazione sanitaria e ventilazione di emergenza tali da rendere “pulita” l’area del tunnel.

Grazie a queste modifiche, l’aria all’interno della galleria sarà meno inquinata, in questo modo saranno tutelati anche i passeggeri dei veicoli che transitano in galleria. L’impianto sarà controllato a distanza dalla centrale Anas di Bellano. Con queste modifiche la galleria sotterranea di viale Lombardia diventa un esempio di tunnel ecocompatibile.

Non è il primo esempio in Italia di tunnel dotato di questo impianto di depurazione: anche sulla statale 9 Emilia è presenta un sistema di questo tipo, sebbene in un tunnel più corto rispetto a quello della statale 36 che passa per Monza. Data la somiglianza all’impianto emiliano, anche il sistema di filtraggio e riciclaggio dell’aria del tunnel di viale Lombardia sarà in grado di funzionare in autonomia fino a due ore in caso di interruzione di energia elettrica e consente di eliminare l’area del tunnel il 99% del particolato più grosso, l’86% delle polveri fini e il 67% delle polveri ultrafini.

Le polveri raccolte dall’impianto verranno poi depositate all’interno di bidoni che saranno sigillati e smaltiti come rifiuti speciali. Il sistema che funzionerà 24 ore su 24 può essere mantenuto senza fermare l’impianto. Resta ora da vedere quale sarà il progetto per il tratto di strada che corre in superficie per il quale i comitati chiedono un intervento di minor impatto viabilistico (e più verde).
Andrea Trentini