"Predilette le seconde case,così il mercato si contrae"

Monza – L’agenzia possiede il know how e l’esperienza, ma i turisti incauti pensano di più al fai da te e spendere il meno possibile, complice anche la crisi. E il settore perde. <<Nonostante il ministro del turismo dica che che l’anno stia andando bene non è affatto vero, almeno per noi agenzie – spiega Simone Frigerio, direttore commerciale del network Frigerio Viaggi di Giussano che sul territorio si occupa da anni non solo di organizzare le vacanze dei brianzoli, ma anche di far viaggiare i manager e preparare convention -. Siamo investiti oggi da due grandi problemi: in primo luogo c’è la crescente difficoltà dei tour operator che ha messo alle strette anche nomi storici del settore che arrivano a lasciare a piedi i passeggeri per mancanza di liquidità e il cui operato ricade su di noi, che siamo intermediari. Anzi le agenzie sono in questo periodo caricate di un doppio lavoro, perché se la prenotazione salta dobbiamo riproteggere i clienti altrove. In secondo luogo i clienti stessi, per mancanza di soldi o per paura di spendere troppo, quest’anno hanno scelto di passare le ferie in prevalenza nelle seconde case, contribuendo così a una drastica contrazione del mercato. Quando si dice che il settore del turismo va bene bisogna anche pensare che non ci sono solo gli alberghi, ma anche le agenzie>>. Il calo di fatturato arriva anche di riflesso dalla crisi che ha colpito le aziende: <<Noi ci occupiamo di organizzare le trasferte dei manager, ma quest’anno con la contrazione delle commesse le imprese hanno dato un taglio a questa voce del bilancio. Se prima viaggiavano in due, adesso mandano in missione un solo manager, o, ancora, se prima facevano due viaggi al mese, adesso ne fanno solo uno. Non è un caso che grandi compagnie aeree evidenzino difficoltà economiche e stiano lasciando a terra diversi aeromobili. I segnali negativi vengono dunque anche dai vettori>>. Secondo Frigerio le mete vacanziere dei brianzoli non sono tutto sommato cambiate, ma si cercano sempre più destinazioni a buon mercato e soprattutto offerte dell’ultima ora, che però spesso provengono da tour operator instabili: <<A volte ci capita di ricevere
la visita di clienti che hanno prenotato da soli su internet e si trovano a piedi – conclude Frigerio -. Purtroppo in quei casi
l’imperizia ha già causato il danno. È come se mancasse nel cliente la cultura di affidarsi a un professionista. In altri settori non è così: la casa arredata da noi non è bella come se la arredasse un architetto. Anche per le vacanze deve essere così. Il settore del turismo, ma soprattutto le agenzie viaggi, hanno bisogno di maggiore attenzione da parte del governo. Invece di aprire nuovi siti per le vacanze, sarebbe opportuno fare dei controlli più seri sull’esistente e valorizzare chi ha un’esperienza maturata in tanti anni di lavoro>>.