Alla ricerca del Vitello Espiatorio

Alla ricerca del Vitello Espiatorio (il punto di vista di un cittadino che si dissocia da quella “Ventina”) “Una ventina di residenti nella zona centrale della città

Alla ricerca del Vitello Espiatorio
(il punto di vista di un cittadino che si dissocia da quella “Ventina”)

“Una ventina di residenti nella zona centrale della città ha protocollato in municipio una petizione per chiedere un intervento dell’amministrazione comunale, per limitare i problemi acustici e di schiamazzi, la cui responsabilità è ricondotta all’Osteria dei Vitelloni di via Garibaldi 25”.
Arrivati ormai al limite della sopportazione, i Venti richiedono l’intervento di agenti di polizia in borghese per sorprendere i gestori a consentire e contribuire al disturbo della quieta pubblica nella via. In breve, vengono accusati di far sostare fuori dal proprio locale rumorosi clienti fumatori e diffondere musica all’interno, oltre gli orari consentiti ed a volumi che superano i limiti di legge.
Questa la sintesi dell’articolo pubblicato sabato 10 ottobre su questo stesso giornale alla pagina 7.
Il sottoscritto, 31enne cittadino seregnese, residente a due passi dell’incriminato locale, si sente in dovere di rispondere alle parti interessate, nel nome del rispetto delle persone e del buon senso, ricordando a tutti che la propria libertà finisce dove comincia quella degli altri.
Un centro storico dove vi sono locali serali, dove esistono distributori di tabacchi, cibi e bevande in funzione 24 ore su 24, in cui vi sono panchine e vetrine di esercizi commerciali sempre ben illuminate, è inevitabile che sia frequentato anche da persone che la sera escono di casa per “bere un bicchiere”, comprare le sigarette, fare due passi per guardare le vetrine, accompagnare il proprio cane a fare “il giretto”.
Il buon senso dovrebbe indurre le persone a regolare i propri rumori anche in funzione dell’ora. Pertanto chiunque dovrebbe evitare di sostare fuori da un locale a parlare ad alta voce, nel rispetto delle persone che abitano nei paraggi e dei gestori del locale stesso. Nessuno dovrebbe “litigare” animatamente con un distributore di tabacchi, che ingiustamente rifiuta quei 5 euro leggermente logorati. Così come il padrone di quel cane dovrebbe evitare di passare proprio di fronte al cancello sorvegliato dal “nemico”, con la speranza che prima o poi i due, a furia di incontrarsi e sbraitare di notte, diventino “amici”.
Ma purtroppo, poiché non tutti hanno un senso civile tarato sul minimo sufficiente, questo succede molto spesso.
Talvolta poi nel pieno centro Seregnese accade anche l’assurdo. Vicini di casa che generosamente diffondono a volumi folli e finestre spalancate l’ultimo concerto di un noto gruppo musicale inglese, regalando a Seregno uno spettacolo gratuito a sorpresa. Emeriti sconosciuti che per una settimana intera arrivano in piazzetta con chitarra e bottiglia di vino, per bere e suonare animatamente ben oltre la mezzanotte (forse per far capire al vicino di casa che un live vero necessita di prestazioni realmente dal vivo, con strumenti musicali in “carne ed ossa”). Folli che per delusioni calcistiche (vendita di un calciatore da parte di una delle note squadre di calcio milanesi) devastano a calci un cestino pubblico dell’immondizia.
A questo punto, seguendo la logica dei “Venti”, per gli esempi sopra citati si sarebbe dovuto querelare il gruppo musicale, citare in giudizio la ditta produttrice della chitarra, comunicare al Sindaco di chiedere un risarcimento al club della squadra di calcio, per ripagare i danni di quei vandali.
L’Osteria dei Vitelloni è nota per essere il punto di riferimento dei “seregnesi della sera”, è un locale rilassante e tranquillo, frequentato prevalentemente dai 30enni, fino agli over 50 (tra cui persone molto note e rispettabili in Seregno). Oltre ad essere un bar, è un luogo d’incontro in cui avvengono anche reading di poesie e mostre d’arte; è un punto di ritrovo per chi, terminato il cineforum del Roma, discute del film davanti ad un buon bicchiere di vino.
Inviterei chiunque a passare da via Garibaldi in tarda serata e valutare se i Vitelloni possono essere causa diretta dei rumori della notte nel centro storico di Seregno.
Ma del resto, se qualcuno ha deciso di intraprendere una “guerra” contro i locali del centro, sarebbe bene che costui fin da subito si rimbocchi per bene le maniche e si prepari ad affrontare l’imminente apertura di una “minaccia” ben più ingente, proprio ad una ventina di metri dai Vitelloni. Infatti sulla superficie un tempo occupata dallo storico Cinema Impero, si stanno ultimando gli allestimenti di un locale, che potenzialmente potrebbe ospitare una quantità di persone superiore a venti volte quella dell’incriminata Osteria.
E concludo affermando che, per ovvie ragioni, anche il sottoscritto preferirebbe non avere sotto casa un bar, quale inevitabile punto di aggregazione di persone in una città che vive.
Ma del resto, se si sceglie di vivere in pieno centro, bisogna accettarne vantaggi e svantaggi.
Altrimenti, come ben insegna il Toto nazionale, basta andare a vivere in campagna…

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