Seregno: Santa Valeria gremitaper la veglia missionaria di zona

Seregno: Santa Valeria gremitaper la veglia missionaria di zona

Seregno – Il santuario di Santa Valeria era gremito in ogni ordine di posti in occasione della veglia missionaria per la zona pastorale di Monza, che si è svolta sabato 17 ottobre, alle 20,45. A presiedere la veglia c’era il vicario episcopale, don Armando Cattaneo, assistito dal prevosto di Seregno, monsignor Silvano Motta e dal diacono don Gabriele Villa.
Il tema scelto, "Vangelo senza confini", ha tradotto l’esigenza per tutti i cristiani di essere sempre e ovunque missionari nell’amore di Dio, al di là di confini, differenze o terre lontane. Nel cuore di ogni credente la Parola di Dio viene resa credibile ai fratelli più lontani dalle scelte di vita.
Durante la veglia è stato consegnato il “mandato” a don Daniele Caspani, inviato in Brasile, e a aGiuseppe Belardo, inviato in Patagonia, ai quali è stato consegnato il crocifisso. È stato questo uno dei momenti più intensi della veglia durante il quale è stato rinnovato il legame tra la chiesa ambrosiana e i missionari che sono in ogni continente.
Ai partecipanti alla veglia era stato proposto la scelta di digiunare come segno di attenzione e condivisione con le innumerevoli situazioni di disagio che milioni di persone vivono in tutto il mondo. Durante la veglia è stato raccolto il corrispettivo della cena che verrà inviato alle Pontificie opere missionarie per il sostegno delle missioni. "Tutto io faccio per il Vangelo" diceva l’apostolo san Paolo, il grande convertito e il grande missionario. Le sue parole, ha detto il cardinal Dionigi Tettamanzi, "fanno da guida alla veglia di preghiera, parole rivelatrici della passione e dell’entusiasmo di Paolo, quasi il quadro emblematico rappresentativo dell’intera sua vita. Dopo il folgorante incontro con Gesù sulla via di Damasco, l’apostolo si è ritrovato a percorrere tanti altri cammini. Per il Signore Gesù non ha minimamente badato a nessuna fatica, a nessuna umiliazione, non ha avuto alcuna paura di minacce e di rischi di morte. L’incontro con Gesù ha riempito il suo cuore di una vita nuova, di una libertà unica, di un amore intensissimo che prima di allora mai aveva sperimentato. Siamo ritenuti impostori, puniti, moribondi, afflitti, poveri e gente che non ha nulla- ma con straordinaria fierezza conclude -e invece possediamo tutto».
Chi possiede Cristo possiede tutto: coraggio, libertà, serenità, pace, gioia. Possiede la vita stessa di Dio! «Annunciare il Vangelo non è un vanto – dice Paolo – ma un dovere» (1 Corinzi 9,16).
Paolo Volonterio