Monza, volantini nei negozi:«Cittadini attenti alle truffe»

Monza – La truffa del falso incidente è stata da poco svelata anche da “Striscia la notizia”, ma ha fatto in tempo a fare vittime in circoscrizione Cinque. Nelle ultime settimane sono diverse le segnalazioni arrivate ai commercianti del quartiere dai loro clienti, spesso anziani, vittime di questo brutto raggiro. Per questo i titolari del bar Bellini hanno esposto un cartello di avviso: «Attenzione – si legge – in zona si aggira un truffatore che finge di farsi investire per avere soldi. Danneggia lo specchietto delle auto delle proprie vittime, si procura delle lesioni alle mani e chiede 100 euro per il danno». L’avvertimento è uno solo:«Se vi capita qualcosa del genere-si legge nel cartello- avvisate i carabinieri».

I racconti – «La dinamica della truffa è quasi sempre la stessa – spiega Giuseppe Confalonieri, panettiere di via Ponchielli -: ne è stato vittima anche un mio cliente proprio vicino alla panetteria dove la carreggiata si restringe. Il truffatore è a piedi e finge di essere preso dentro dallo specchietto dell’auto della sua vittima. Le vittime sono spesso persone di una certa età,concentrati nella guida e facilmente confusi dal fatto di aver provocato un incidente. A questo punto il truffatore chiede del contante per risolvere la questione in fretta e puntualmente la vittima ci casca».

Stessa dinamica quella raccontata anche da Cristina Bonafede del bar Bellini: «Una mia cliente mi ha raccontato di aver sentito una botta sulla sua auto di aver visto lo specchietto danneggiato e di essere stata fermata da un uomo che sosteneva di essere stato “investito” dall’auto della mia cliente. Naturalmente era tutta una messa in scena, ma in queste situazioni non è facile mantenere la lucidità necessaria per scoprire la truffa, così abbiamo pensato di mettere un cartello nel nostro bar perché non ci siano altre vittime di questa brutta truffa».

La variante – C’è anche una variante del raggiro segnalato fin dal 2006 da Striscia la Notizia, ma finora, non si sono registrati casi di questo tipo nel quartiere. In questo caso anche il truffatore è alla guida di un auto già “ammaccata” in qualche punto. Con l’aiuto di un complice procura un rumore come di un tamponamento sulla carrozzeria della vittima di solito in uscita da un parcheggio. Quindi fa segno alla vittima di accostarsi e mostra il danno. Se non si è più che pronti a chiamare le forze dell’ordine o a richiedere la costatazione amichevole scatta la truffa: con un centinaio di euro in contanti il truffatore se ne va soddisfatto e alla vittima resta solo la certezza di essere stata beffata.
Rosella Redaelli