Seregno: la Giubiana al rogo il 30Sabato e domenica sarà in piazza

Seregno: la Giubiana al rogo il 30Sabato e domenica sarà in piazza

Seregno – ”Il giorno della giubiana, è una di quelle tradizioni con profonde radici popolari in Brianza e in quasi tutto il nord, così per il secondo anno consecutivo abbiamo deciso di proporre, in collaborazione con l’associazione Madonna della Campagna, un richiamo molto presente nella nostra storia. Una sorta di rito per rinverdire alla memoria la nostra identità e la nostra cultura” ha detto il sindaco Giacinto Mariani presentando l’evento che si consumerà sabato 30 gennaio, a partire dalle ore 20.30, nel parco della Madonna della Campagna,in via Cagnola, zona Fuin, dove sarà offerto risotto allo zafferano con “luganega” (salsiccia) e, alle 21.30, secondo tradizione sarà messa al rogo la “vecchietta”, il fantoccio che rappresenta le miserie e i mali della stagione appena trascorsa. La sagoma della Giuliana sarà esposta oggi e domani e sabato 30 in piazza della Concordia.
Tra le novità dell’evento c’è il coinvolgimento delle scuole. Il sindaco ha invitato tutti i dirigenti scolastici degli istituti, pubblici e privati della città ad “ospitare” nelle loro sedi il fantoccio della strega: “Un modo per presentare la Giubiana ai bambini delle elementari e ai ragazzi delle medie, che potranno ‘consegnare’ alla strega un bigliettino su cui scrivere che cosa non gli è piaciuto dell’anno appena concluso; tutte le cose negative del 2009 che bruceranno con la Giubiana. Un modo per avvicinare i giovani alle nostre tradizioni perché sono loro che possono mantenere viva la nostra storia anche nel futuro”.
La Giubiana sarà presentata seduta su un carro agricolo e supera ampiamente i quattro metri d’altezza. Il fantoccio è stato realizzato da Antonietta Milesi e Angelo Luraschi.
La Giubiana o Festa della Giobia è una festa tradizionale molto popolare in Piemonte e in Lombardia, specialmente nella Brianza e nelle terre milanesi, dell’altomilanese, varesine e comasche. L’ultimo giovedì del mese di gennaio vengono accesi dei grandi falò nelle piazze e nei luoghi principali in cui viene bruciata la Giubiana, ovvero un grande fantoccio di paglia vestito di stracci. Il rogo assume valori diversi a seconda della località in cui ci si trova, mantenendo sempre uno stretto legame con le tradizioni popolari del luogo.
Secondo la tradizione la Giubiana è una strega, spesso magra, con le gambe molto lunghe e le calze rosse. Vive nei boschi e grazie alle sue lunghe gambe non mette mai piede a terra ma si sposta di albero in albero. Così osserva tutti quelli che entrano nel bosco e li fa spaventare, soprattutto i bambini. L’ultimo giovedì di gennaio (il nome deriva appunto da “giovedì”, giorno in cui, secondo la tradizione, si riunivano le streghe per i loro riti) va alla ricerca di qualche bambino da mangiare. Ma una mamma le tese una trappola: preparò una gran pentola piena di risotto giallo (con lo zafferano) con la luganega (salsiccia) e lo mise sulla finestra. Il profumo era delizioso. La Giubiana sentì il buon odore e corse con la sua scop, verso la pentola e cominciò a mangiare il risotto. Il risotto era tanto ma era così buono che la Giubiana non si accorse che stava per arrivare il sole che uccide le streghe. Così il bambino fu salvo.
Paolo Volonterio