Fuoco alle mani di un compagnoE’ allarme bullismo a Brugherio

Fuoco alle mani di un compagnoE’ allarme bullismo a Brugherio

Brugherio – Un ragazzino che prende a martellate sul piede un coetaneo, un altro che dà fuoco alle mani di un compagno di classe spedendolo al pronto soccorso. Tutto tra le pareti delle scuole brugheresi, nell’arco di qualche settimana. Si fa presto a dire bullismo, ma le segnalazioni sono arrivate alle orecchie del sindaco Maurizio Ronchi che non esita a parlare di un “fenomeno da stroncare”.
«In questo periodo – ha infatti informato il primo cittadino – ricevo continue segnalazioni di atti di bullismo nelle nostre scuole. In alcuni casi non si tratta di comuni ragazzate, ma di vere violenze e alcuni ragazzi hanno paura ad andare in classe. Questo è inaccettabile e presidi e insegnanti devono assumersi la responsabilità della sicurezza nei loro istituti, comportandosi come padri di famiglia. Non intendo tollerare che si minimizzi una realtà sulla quale invece occorre un intervento deciso».

Il bullismo a Brugherio c’è, è la conclusione del primo cittadino che per il 18 febbraio prossimo ha fissato un incontro alle scuole medie De Filippo di viale Sant’Anna. Vi parteciperanno i genitori (che hanno espressamente chiesto l’intervento delle istituzioni), il preside Luciano Maria Sambataro e i docenti. All’ordine del giorno, questioni didattiche, ma anche quei casi di bullismo che stanno preoccupando i genitori.

L’ultimo è accaduto pochi giorni fa, il 3 febbraio, e ha visto vittima un under 13 che si era appena pulito le mani con uno di quei prodotti disinfettanti in gel che spopolano dopo l’allarme dell’influenza A. Un prodotto con un certo contenuto in alcol che deve aver solleticato la fantasia di un altro ragazzino. Quest’ultimo (che pare abbia già incendiato un banco), munito di accendino, ha “acceso” le mani del compagno. A quanto sembra, il fuoco si è spento ancora prima che un’insegnante riuscisse a intervenire, lasciando però sulle mani della vittima lesioni che hanno richiesto medicazioni e fasciature nei giorni seguenti. Per non parlare della martellata ricevuta qualche settimana fa da un ragazzino su un piede, da parte di un coetaneo.

Al sindaco sono arrivate anche altre segnalazioni dai genitori brugheresi: ragazzi maltrattati dai bulletti di turno, presi a calci e sberle negli orari scolastici. Secondo quanto riferito da Ronchi, i casi un po’ più rilevanti sono oltre uno al mese: cinque negli ultimi quattro mesi. Cifre di fronte alle quali, ha affermato: «non è accettabile che le scuole mettano a tacere il problema. Fatta salva l’autonomia scolastica, se i presidi non intervengono, il Comune si attiva».
Valeria Pinoia