Il World press photo è monzesePremio al 24enne Luca Santese

Il World press photo è monzesePremio al 24enne Luca Santese

Monza – Prima l’Istituto d’arte di Monza, poi l’Accademia di Brera a Milano, ora il più importante premio di fotogiornalismo nel mondo. Un salto triplo fatto in un giorno, settimana scorsa, quando la fondazione olandese che l’ha creato nel 1955 ha decretato i vincitori del World press photo 2010: terzo classificato nella categoria Daily life (vita quotidiana) è Luca Santese, monzese di nascita e di famiglia, ora residente a Carnate, 24 anni di età.

Un bambino nudo, in braccio alla madre scalza, quasi certamente single: sono di spalle e guardano in là, nella fila di case di una zona residenziale americana, un giardino e un rete di metallo a delimitare le proprietà. Proprietà, già: non è così certo perché quelle case sono la Detroit di questi anni, del gigante dell’industria automobilistica americana che precipita al suolo e dei mutui non più pagati, della bolla speculativa che esplode e della famiglie che vanno in bancarotta, come i muri scrostati e le strade crepate dal sole raccontano. «E quel quartiere – racconta Santese – è abbastanza tranquillo, ma circondato da altri che sono un vero e proprio ghetto». “Detroit” è il nome del servizio e quello scatto è stato inseriti tra i migliori dell’anno venerdì scorso, quando si è tenuta a L’Aia la cerimonia di premiazione – la stessa in cui un altro italiano, Pietro Masturzo, si è visto assegnare il riconoscimento più alto.

Luca Santese è nato nel 1985 e fino a quattro anni fa, con la famiglia, viveva a Monza. Ha frequentato l’Isa ed è proprio lì che ha iniziato a giocare con obiettivi, luci e focali. Poi è andato a Brera, in accademia, finita nel 2007, ma già allora lavorava come assistente del fotografo Alex Majoli, nome importante, membro dell’agenzia Magnum, forsa la più celebre del pianeta: per intedersi, quella fondata da Robert Capa ed Henri Cartier-Bresson. Due anni fa, nel 2008, ha cofondato il collettivo Cesuralab, un gruppo di fotografi che presenta il proprio lavoro online e si occupa di immagini a tutto tondo, compresi video e arte, con l’obiettivo di creare una reatà forte e indipendente, «in grado di lavorare senza compromessi commerciali». Con un nuovo punto di partenza: il World press photo.
Massimiliano Rossin