Seregno: Cajani destituito”in diretta” dal sindaco

Seregno: Cajani destituito”in diretta” dal sindaco

Seregno – Ubi maior, minor cessat. Un vecchio adagio latino sempre di attualità, sintetizza quanto è accaduto al palaPorada sabato mattina pochi minuti prima della cerimonia di premiazione del campionato regionale di scherma HF per atleti in carrozzina e del primo trofeo “città di Seregno” spada open per normodotati, organizzato dall’assessorato alla Promozione dello sport in collaborazione con il Cip (Comitato paraolimpico italiano) e la Fis (Federazione italiana scherma).
Il sindaco Giacinto Mariani revocava seduta stante la delega all’assessore allo sport Marco Cajani, in quanto candidato sindaco per la lista civica Amare Seregno alle prossime elezioni comunali. Così Cajani non poteva effettuare le premiazioni. E dire che in quanto assessore aveva dato il benvenuto agli atleti a nome dell’amministrazione comunale, ma poi non ha potuto terminare il suo compito.
Tra il sindaco Mariani e l’assessore Cajani nasceva uno scontro verbale piuttosto duro. Il primo cittadino invitava Cajani a lasciare l’impianto in quanto non godeva più della fiducia e nemmeno dell’incarico di assessore alla partita. Cajani si rifiutava, lasciava il campo di gara ma si tratteneva all’interno della struttura. Il sindaco faceva giungere sul posto il messo comunale con due agenti della Polizia locale, che però non entravano nell’impianto, per notificare la revoca del mandato che Cajani rifiutava di firmare in quel contesto. Al momento della consegna delle medaglie e dei trofeo un gruppetto di sostenitori di Cajani inveiva contro il sindaco, ma lo stesso prontamente zittiva i contestatori. E la cerimonia procedeva tra lo stupore e lo sbigottimento degli atleti, che avevano solo percepito quanto era accaduto nel frattempo.
“Con un poco di buon senso si poteva evitare questa sceneggiata -ha dichiarato Marco Cajani-: sapevo che mi dovevo dimettere dal mio incarico, ma bastava far terminare la gara e l’avrei fatto spontaneamente. Il gesto del sindaco di revocarmi la delega allo sport mentre si stava concludendo una manifestazione sportiva è stato un segno di forza inutile che ha dimostrato la debolezza e tutti i timori del primo cittadino e della poca avvedutezza soprattutto di fronte a degli ospiti. Seregno non ha fatto una bella figura. La politica non deve sconfinare nello sport”.
“Con il deposito della candidatura a sindaco, Cajani non poteva e non doveva neppure presentarsi al palaPorada -ha spiegato il primo cittadino-: l’avevo avvertito di dimettersi perché con la sua candidatura veniva a cessare il rapporto di fiducia che era intercorso fra noi in questi ultimi cinque anni. Non avendo ricevuto risposta, ho firmato il provvedimento di revoca del mandato che era la cosa più naturale che si potesse fare. Mi sono recato al palaPorada per la cerimonia di premiazione in cui peraltro la mia presenza era prevista. Ho invitato verbalmente l’assessore a lasciare il suo posto e l’incarico di fronte al suo rifiuto ho comunicato al messo di venire a portare la notifica all’interno dell’impianto sportivo, perché Cajani non aveva più titolo per rappresentare l’amministrazione comunale che resta in carica fino ad elezioni concluse”. Una vicenda che sicuramente rimbalzerà tra gli argomenti dei confronti elettorali, già da questa sera alle 21, al teatro Santa Valeria col primo “Faccia a faccia” organizzato dal nostro giornale (ingresso libero).
Paolo Volonterio