Seveso, Fratel Ettore: via al testodella preghiera per la beatificazione

Seveso – All’inizio di marzo l’ordinario diocesano monsignor Angelo Mascheroni ha approvato il testo ufficiale della preghiera per invocare la beatificazione di fratel Ettore Boschini. Su iniziativa della sua erede spirituale suor Teresa Martino e del superiore dei Camilliani padre Vittorio Paleari, continua quindi la procedura che dovrebbe portare il fondatore di Casa Betania agli onori degli altari.

Ma l’impulso più importante, come ha specificato sabato sera don Ennio Appeciti, responsabile delle cause di beatificazione della diocesi di Milano, viene dal ”Popolo di Dio”, cioè dai fedeli che hanno conosciuto fratel Ettore e che da oggi possono incominciare ad invocare la sua intercessione sulla base della preghiera che suor Teresa ha già fatto stampare su immaginette raffiguranti il ”Gigante della carità”, come lo definì il cardinale Carlo Maria Martini.

«Il mio compito è quello di essere prudente – ha specificato don Appeciti ai numerosi fedeli accorsi a Casa Betania –. La Chiesa vuole stabilire chiaramente il confine tra la stima della gente, che non basta, e la devozione, cioè l’accertamento che molti fedeli lo considerano in cuor loro santo e quindi lo invocano. Questo è un requisito indispensabile per la santificazione, oltre ad una lunga procedura burocratica, prima a Milano, poi a Roma».

Ma per arrivare all’onore degli altari occorre anche un miracolo accertato post mortem, che è considerato la manifestazione della volontà di Dio che fratel Ettore debba essere santificato. «Abbiamo negli occhi e nel cuore la sua Santità – ha commentato suor Teresa alla fine della Messa –. Il Signore ci ha dato l’occasione meravigliosa di vivergli accanto. Continueremo a pregare perché possa entrare nella cerchia dei Santi che la Chiesa venera, nella fiducia che questo fatto un giorno possa avverarsi, se Dio vorrà».
Francesco Botta