Dopo il Lambro, il Wwf si mobilitaIl 2 maggio si censiscono i fiumi

Dopo il Lambro, il Wwf si mobilitaIl 2 maggio si censiscono i fiumi

Monza – Dal Piave al Tagliamento, dall’Arno al Tevere, dal Sarno alle fiumare Calabresi al Rio Mannu in Sardegna: il prossimo 2 maggio il Wwf coordinerà circa un migliaio di volontari per setacciare 25 fiumi italiani lungo l’intera penisola, grandi isole comprese. Nella Giornata mondiale acqua indetta dall’Onu e a pochi giorni dalla manifestazione sull’acqua di sabato scorso l’associazione lancia la sua Campagna “Liberafiumi” 2010, un censimento che consentirà di verificare lo stato di salute delle sponde delle principali ”vene blu” del nostro paese come il Piave, il Tagliamento, il Tevere, l’Arno.

Tutti i tratti di fiume saranno accuratamente fotografati e le rilevazioni verranno elaborate con sistemi Gis (Geographic Information System). Si raccoglieranno dati per verificare la presenza di zone di esondazione, l’urbanizzazione presente, le situazioni a rischio e lo stato della biodiversità. Il censimento sarà corredato anche di un’indagine sulle comunità ittiche presenti, considerando che i pesci sono indicatori biologici capaci di “misurare” lo stato di salute “naturale” dei fiumi. Nell’Anno della biodiversità il Wwf sottolinea “la grave situazione in cui si trovano alcune specie endemiche, ovvero presenti solo in alcune specifiche aree, come il ghiozzo di ruscello in Toscana, il carpione del Garda e il carpione del Fibreno in altre regioni italiane”.

I primi risultati del censimento verranno divulgati domenica 16 maggio per la Giornata Oasi, momento clou del mese di maggio dedicato alla Biodiversità e alle aree protette gestite in Italia da 40 anni dal Wwf. Questi dati verranno messi a confronto tra la situazione attuale e quella censita 9 anni fa durante la prima edizione della campagna.
“L’episodio dello scorso febbraio di inquinamento del Lambro e poi del Po ha fortemente richiamato l’attenzione sulla gestione e tutela dei corsi d’acqua – spiega Stefano Leoni, presidente del Wwf Italia – Inoltre negli ultimi cinquant’anni la maggior parte dei fiumi italiani è stata aggredita con interventi che hanno cambiato radicalmente assetto e dinamica: in molti casi le nostre “vene blu” sono state trasformate in semplici canali ignorando che invece si tratta di complessi ecosistemi regolati non solo dalle leggi dell`idraulica ma anche da quelle della natura”.

Questi i fiumi che saranno censiti il 2 maggio: Adda (Lombardia), Piave (Veneto), Arzino e Tagliamento (Friuli Venezia Giulia), Magra (Liguria), Chiasco e Tevere (Umbria), Tevere e Aniene (Lazio), Arno (Toscana), Sangro e Sagittario (Abruzzo), Biferno (Molise), Volturno e Sele (Campania), Ofanto (Puglia), Agri (Basilicata), Fiumara di Amendolea, Angitola e Fiumara Reschia (Calabria), Oreto, Imera e foci di Simeto, Anapo e Ciane (Sicilia) e infine il Rio Mannu (Sardegna).
Apcom