Il Lambro e l’impegno specialedei Kennedy e di Waterkeeper

«La nostra associazione può aiutare il Lambro». Un’affermazione non di poco conto se l’associazione è la “Waterkeeper Alliance” e l’offerta di aiuto arriva da Robert Kennedy III, nipote del senatore Robert assassinato nel ’68 e rampollo della famiglia che ha scritto la storia degli Stati Uniti. Il giovane Kennedy l’ha raccontato a “Io Donna”, il magazine del Corriera della Sera, durante uno dei suoi soggiorni a Milano. « Conosco abbastanza bene Milano perché ci vengo spesso – ha raccontato alla giornalista Elena Marco – Ci abita il produttore del mio futuro film, il mio primo film. Marco mi ha insegnato a conoscere e amare Milano. Del Lambro ho saputo leggendo i giornali. Subito dopo sono dovuto partire per gli Usa… Sono pronto ad agire, a difenderlo. È il fiume di Milano, un patrimonio. Quel che è successo, con gli sversamenti di petrolio, non deve ripetersi. Ma attenti: i fiumi vanno rispettati sempre e non solo nel momento dell’emergenza. Waterkeeper, l’associazione presieduta da mio padre che fa da “guardiafiume” in molti corsi d’acqua del mondo, può aiutare il Lambro e soprattutto diventare un esempio di tutela per i fiumi d’Italia».

E poi: «Tutto ciò è sbagliato, purtroppo è vero che ai politici e alle grandi società conviene ignorare le leggi sull’ambiente: i primi per essere rieletti, le seconde per aumentare i profitti. Dobbiamo cambiare questo sistema, e riformarlo il prima possibile con leggi adeguate. Waterkeeper ha potere perché negli Stati Uniti ci sono delle leggi che permettono ai cittadini di agire e fare causa anche singolarmente a chi inquina se gli enti pubblici non intervengono in modo appropriato».

La Waterkeeper Alliance, fondata nel 1999 da Robert Kennedy jr, è un’organizzazione che riunisce molti gruppi di “guardiafiume” ovvero di cittadini impegnati nel controllo dei corsi d’acqua e dei grandi laghi, dal Nord America al Messico. è l’evoluzione dell’associazione fondata all’inizio degli anni ’80 per salvare il fiume Hudson dall’inquinamento. Un esempio di impegno civile che Robert Kennedy III suggerisce anche ai cittadini italiani: «I milanesi possono, anzi devono, farsi sentire parlando con i politici, scrivendo lettere, girando documentari. Quando i media decidono di occuparsi di un problema a fondo, i politici tendono a reagire più velocemente».